Quando i soccorritori sono sopraggiunti in una villetta alle porte di Milano, si sono trovati dinnanzi ad una scena straziante: quella del corpo martoriato di una ragazza di 14 anni , raggiunta da numerosi fendenti al torace e agli arti superiori, per la quale non c’era più niente da fare.
I medici, difatti, hanno potuto solo constatarne il decesso, mentre sul posto sono poi sopraggiunti i carabinieri e gli uomini della scientifica, per raccogliere ogni elemento utile a ricostruire la scena del delitto e, ovviamente, il movente.
Tutto è partito con una chiamata, effettuata dalla zio della ragazza deceduta, un pensionato che ha dato l’allarme alle forze dell’ordine, in lacrime. In men che non si dica, il caso è divenuto di pubblico dominio.
L’uomo ha colpito ripetutamente la nipote, per poi divenire reo confesso, chiamando ai carabinieri , cui ha detto “ho ucciso mia nipote”. Dopo il delitto, ha vagato per un po’ per le strade intorno alle mura in cui si è consumato il tutto, dirigendosi verso il centro, e alla fine, ha deciso di vuotare il sacco. Il movente? La scoperta, nel frigo, all’interno di un pollo , di diverse boccette di narcotici.
La ragazza, stando al racconto dell’uomo, avrebbe voluto farlo fuori con essi , ragion per cui l’avrebbe colpita, al culmine dell’ennesimo litigio. Ovviamente saranno ora i carabinieri a far luce sulla vicenda, una di quelle più efferate che occupano le pagine di cronaca nazionale e che ci lasciano letteralmente senza parole.