Un gravissimo episodio familiare si è consumato nel primo pomeriggio di ieri in una tranquillo paesino nel Salento, Racale, dove Teresa Sommario, 53 anni, ha perso la vita. A essere fermato per il delitto è il figlio maggiore della donna, Filippo Manni, 21 anni, che l’avrebbe colpita a colpi d’accetta.
Le indagini dei carabinieri – condotte congiuntamente dalle stazioni di Racale, Casarano e dal nucleo operativo di Lecce – proseguono per chiarire ogni dettaglio di una vicenda che ha sconvolto l’intera comunità. A dare l’allarme è stato il figlio minore, 17 anni, presente in casa al momento dei fatti.
Il ragazzo ha raccontato di essere salito per farsi una doccia quando ha udito le prime urla provenire dal piano inferiore. “Ho sentito un improvviso trambusto in casa e poi le urla al piano inferiore”, ha detto il giovane ai carabinieri. È corso giù e ha trovato la madre sul divano, ferita gravemente e immersa in una pozza rossa.
Con un asciugamano ha tentato di tamponare le ferite, ma non c’era ormai nulla da fare. Poco distante, l’accetta insanguinata, utilizzata per colpire la donna almeno cinque volte: tra nuca, collo e spalla. Del fratello maggiore, che poco prima era stato sentito urlare, nessuna traccia. Sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118, ma per Teresa Sommario non c’era ormai più nulla da fare. Il medico legale Alberto Tortorella, incaricato dalla pm Simona Rizzo, eseguirà l’esame autoptico per determinare con precisione le cause del decesso.
Il 17enne è stato affidato alle cure dei sanitari e del padre, Daniele Manni, attuale assessore ai Lavori pubblici del Comune di Racale. L’altro figlio, gemello del testimone, al momento del delitto non si trovava in casa. Secondo una prima ricostruzione, il gesto estremo sarebbe maturato al culmine di un violento litigio per futili motivi. La comunità, intanto, resta sgomenta davanti a un delitto che ha spezzato una famiglia e scosso profondamente un intero paese.