Tiroidite di Hashimoto: sintomi, dieta da seguire ed alimenti da evitare

La tiroidite di Hashimoto è una delle tante malattie tiroidee che colpiscono la popolazione. Le persone coinvolte sono soprattutto donne e spesso si sottovaluta la malattia che tende a peggiorare.

Tiroidite di Hashimoto: sintomi, dieta da seguire ed alimenti da evitare

La tiroidite di Hashimoto colpisce un gran numero di persone in Italia, soprattutto donne. Non si conoscono ancora bene le cause ma si pensa sia una malattia legata a fattori genetici ed ambientali. Compare spesso in età adulta e i sintomi si manifestano graduatamente nel tempo. Si tratta di una malattia autoimmune, il sistema immunitario inizia ad attaccare se stesso, in questo caso attacca la tiroide.

La tiroidite di Hashimoto, se non curata adeguatamente, può portare ad ipotiroidismo, il quale causa maggiori problematiche. I sintomi più comuni della tiroidite di Hashimoto sono: stanchezza, aumento di peso o difficoltà nel perderlo, capelli secchi, dolori muscolari, depressione e pensiero nebbioso. 

Il funzionamento della ghiandola tiroidea dipende dall’apporto di iodio. La sua presenza nei cibi è variabile e spesso minore rispetto ai nostri bisogni. Perciò bisogna sostituire il sale comune con il sale iodato, da consumare con moderazione (bisogna consultare il parere di un medico poichè alcune patologie tiroidee peggiorano con il consumo di sale iodato).
Secondo la legge 55 del 2005 la vendita del sale iodato è obbligatoria in tutti i negozi; inoltre, la ristorazione collettiva e l’industria alimentare sono tenute ad utilizzarlo nelle loro opeazioni.

In caso di tiroidite di Hashimoto, gli alimenti consigliati sono cibi ricchi di Omega 3 (pesci grassi, oli di lino, oli di canapa, vegetali fonti di acidi grassi essenziali), frutta e verdura, olio extra vergine d’oliva, zenzero e farine integrali. Si consigliano 5 pasti al giorno suddivisi in 3 principali e 2 spuntini.

I cibi da evitare, invece, sono: alimenti che contengono zuccheri, caffè, cioccolato, bevande energetiche, bevande alcoliche, grassi saturi di origine animale (latte e derivati, salumi..), cibi fritti e snack preconfezionati. A seconda della patologia tiroidea di cui si soffre, bisogna prestare attenzione al consumo di verdure crucifere poichè causano la ridotta produzione degli ormoni tiroidei. Per i pazienti che soffrono di problemi tiroidali, è necessario chiedere il parere di uno specialista prima di seguire una dieta, in quanto l’alimentazione influisce sul decorso della malattia.

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