Chi segue la cronaca ricorderĂ sicuramente quanto accaduto a giugno scorso a Thomas Luciani, il ragazzino di soli 16 anni che ha perso la vita in quanto colpito da altri minori. I fatti avvennero a Pescara il 23 giugno scorso, esattamente 3 mesi addietro.
Le forze dell’ordine e i soccorritori intervennero subito sul posto ma per il poveretto oramai non vi era più nulla da fare. Luciani fu colpito con una serie di fendenti. Secondo il procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori de L’Aquila, David Mancini, che ha seguito le indagini il giovane è stato colpito per un piccolo debito legato all’acquisto di sostanze stupefacenti.
Il giovanissimo Thomas sarebbe stato colto di sorpresa dal branco. Questi dopo aver accerchiato lo hanno cominciato appunto a colpire: i colpi erano molto gravi e per il giovane non vi è stato purtroppo nulla da fare. Chi ha tolto la vita al ragazzo lo ha fatto in maniera intenzionale.
Inizialmente si credeva che il giovane avesse incontrato casualmente il branco, ma dall’analisi dei tabulati telefonici è emerso come si sia trattato appunto di un vero e proprio agguato ai danni del malcapitato.
Thomas praticamente avrebbe preso 70 euro senza però consegnare quanto pattuito, ovvero del “fumo”. I soldi li avrebbe usati per godersi il fine settimana con gli amici a Pescara. E a questo punto il branco ha agito contro il giovane, togliendo a quest’ultimo la vita.
Il presunto ragazzo che avrebbe tolto la vita a Thomas è un 16enne. Sicuramente nelle prossime settimane ci potranno essere ulteriori dettagli su questo caso di cronaca che ancora continua a far parlare di sé.