
Il noleggio della Lamborghini, la mega vettura, sogno di molti di noi, nel cortile di casa, l’adrenalina per l’inizio della nuova “sfida” da postare sui social, la diretta, poco prima dello schianto. Tutto è stato postato accuratamente sui social e il contenuto è davvero raggelante in quanto i quattro youtuber, nel loro gioco virtuale, volto all’esaltazione del lusso e dei soldi, hanno realmente tolto la vita ad un bimbo di 5 anni. La loro sfida?
Fare una maratona di 50 ore in un bolide come il Suv della Lamborghini, alternandosi al volante, per poi postare tutti i video della loro “avventura” sui social. Nel video in cui annunciano la loro sfida social si sente chiaramente uno di loro dire: “La mmmborghini c’è di qua. Annamocene sopra, Jessica. Mamma mia, Rega, ‘sta macchina va più veloce de Saetta McQueen me sembra de cavalcare un drago. Daje Jessica, che sono il protagonista di Fast and Furious 27”.
Ed ancora: “Sta levetta a che serve, per andare nell’idrospazio? Daje Jessica, qua possiamo farci pure un bambino e se ci esce femmina come la chiamiamo? “Elettra Lamborghini. Sto a scherzà, sto a scherzà, la chiamiamo Jessica come la mamma, bellaaa.”. Poi tutto ad un tratto, le parole che sono un colpo al cuore, sembrano quasi premonitrici di quello che sarebbe accaduto: “Ma questo con la Smart che sta facendo? A bello, la tua costa 300 euro usata al Conad, la mia costa un miliardo, vale quanto Amazon”, si vanta il ragazzo.

Poco dopo, gli youber centreranno a pieno la Smart, comportando il decesso di un bimbo di 5 anni, Manuel Proietti. Dopo l’accaduto, sotto i video dei The Borderline sono spuntati alcuni insulti, tra cui quello di un utente che scrive: «Vergognatevi, non esistono parole per quello che avete combinato».
Il leader di Azione Carlo Calenda ha chiesto a YouTube di intervenire per evitare che si ripetano tragedie simili, tuonando: «Quello che è accaduto è un’insensata mostruosità. I canali social vanno regolati, le piattaforme devono essere responsabili per i contenuti pericolosi che contribuiscono a diffondere e occorre fare una grande campagna informativa sui rischi connessi. Subito». La procura di Roma ha fatto sapere che affiderà una consulenza tecnica al fine di accertare a che velocità stesse viaggiando il Suv Lamborghini, mentre, intanto, sui social si susseguono commenti carichi di indignazione, rabbia, parole terribili, nei confronti di coloro che viaggiavano sulla Lamborghini.