Tg1, l’annuncio choc in diretta Tv: “Uccisa con sei colpi di proiettile” (2 / 2)

Barbaro, interpellato, ha dichiarato: “Se peccato è, in questo caso non è il peggior peccato di Giorgia Meloni” e la Anzaldo, in contro risposta, dopo aver sorriso, ironicamente, ha detto: “Ce ne sono stati altri”. E’ bastato questo per accendere una miccia, conclusasi con le scuse in diretta della professionista alla politica.

La Meloni, su Twitter, ha posto fine alla questione, scrivendo: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Non la scaglierò certo io su Elisa Anzaldo per una battuta sui miei molti ‘peccati’ mentre conduceva la rassegna stampa del Tg1 Mattina”. Pace fatta, insomma, tra le due. Come se non bastasse, Stefano Lorenzetto, nella sua rubrica in cui dà la caccia agli strafalcioni dei suoi colleghi, ha messo in evidenza un altro strafalcione della povera Elisa.

Cosa è accaduto stavolta? La giornalista, parlando di Hadis Najafi, ragazza divenuta simbolo delle proteste in Iran, ha dichiarato: “È stata uccisa con sei colpi di proiettile“. Stefano Lorenzetto, riprendendo il dizionario della lingua italiana, ha sottolineato come esso contempli come mortali i colpi di pistola, fucile, cannone, pugnale, bastone, ma non i colpi di proiettile.

Lo scivolone dell’Anzaldo, proprio nel tg di punta del servizio pubblico, l’edizione delle 20:00, è stato descritto da Lorenzetto dettagliatamente: “Esordio della conduttrice Elisa Anzaldo nel Tg1 delle ore 20: “Lei alle mie spalle è Hadis Najafi, la ragazza con la coda bionda, simbolo delle proteste in Iran. È stata uccisa con sei colpi di proiettile”. Il dizionario contempla come letali i colpi di pistola, di fucile, di cannone, di pugnale, di bastone, di grazia. Il proiettile che batte un colpo ci mancava”. 

Insomma, la Anzaldo stavolta avrebbe utilizzato un’espressione poco corretta. Ovviamente la domanda che ci si pone, dinnanzi all’ennesima figuraccia rimarcata da Lorenzetto, verte sulla possibile reazione dei vertici della Rai di fronte al nuovo “errore” della giornalista. Cosa accadrà stavolta? Sarà l’inizio di una nuova bufera dalla quale doversi difendere?