Testamento Gina Lollobrigida: l’annuncio choc di Andrea Piazzolla è arrivato poco fa (2 / 2)

Ieri mattina, alle ore 13, il notaio Barbara Franceschini ha comunicato agli eredi e ai legatari le volontà dell’attrice scomparsa il 16 gennaio scorso. La Bersagliera, nel rispetto della legge, ha lasciato metà del patrimonio all’unico figlio, il 65enne Andrea Milko Skofic e l’altra metà all’assistente Andrea Piazzolla che, con gli anni, è diventato una sorta di figlioccio, tanto da andare a vivere nella sua casa con la moglie e la figlioletta Gina. Era lui ad accudire la diva quotidianamente, accompagnandola agli eventi mondani, e durante le cene o i pranzi con la cerchia di amici dell’attrice.

Oltre al patrimonio da dividere in due parti uguali tra il figlio e Piazzolla, la Lollobrigida lascia anche un trust con le sue opere d’arte sempre ad Andrea Piazzolla e all’imprenditore Horacio Pagani, con l’onere “di far conoscere e valorizzare la sua attività artistica attraverso la promozione e l’organizzazione di mostre delle sue opere nel mondo”. Non è mancato un lascito allo Stato italiano: la sua collezione di circa cento vasi etruschi.

Andrea Piazzolla, dopo la lettura del testamento, ha rilasciato importanti dichiarazioni durante la puntata de “La Vita in Diretta” in onda su Rai 1. Questo quanto da lui pronunciato: “Ho già detto che desidero che la mia parte sia messa a disposizione per quello che sono i suoi desideri. Quindi anche questa mia parte sarà messa all’interno del trust che ha voluto per promuovere le sue attività. Io non prenderò nemmeno un centesimo, spero lo faccia anche il figlio”.

Nel testamento non compare il nome di Javier Rigau, imprenditore spagnolo con cui nel 2011 la Lollobrigida aveva celebrato un matrimonio canonico, poi annullato dalla Sacra Rota nel 2019. Stando a quanto si apprende dalla stampa, nel 2006 i due avevano firmato a New York una scrittura privata, impegnandosi a mantenere ben separati i loro rispettivi patrimoni e a non rivendicare alcunché in caso di separazione.

Rigau però ha spiegato di aver registrato quel matrimonio in Spagna, contravvenendo agli impegni presi per iscritto nell’accordo del 2006. Ovviamente per il momento non ci è dato sapere altro, dato che ad occuparsi dell’eventuale spettanza di qualcosa a Rigau dovranno essere i giudici. Presto, però, potrebbero esserci ulteriori aggiornamenti.