Terrore in cielo, si alzano e intevengono i caccia dell’aeronautica (2 / 2)

Proprio in queste ore, un falso allarme bomba ha interessato il volo Easyjet Londra-Minorca, costringendo la Guardia Civile spagnola ad attivare i protocolli di emergenza e sicurezza. A quel punto, per verificare la situazione, si è alzato in volo un F18 che ha scortato il velivolo subito dopo essere entrato nello spazio aereo della Spagna,  accompagnandolo in fase di atterraggio. Dopo l’effettuazione delle prime indagini, il pericolo è stato scongiurato e si è avuta la conferma di un falso allarme.

Il volo EZY 830.3 partito alle 13.40 di domenica 3 luglio, è atterrato in ritardo di mezz’ora rispetto alla tabella di marcia, esattamente alle 16:44. Dalle prime notizie diffuse dai media locali, pare che a lanciare l’allarme sia stato un gruppo di giovani, attraverso un messaggio postato sui social. Ovviamente la Guardia Civile, mettendo in atto il protocollo, ha passato in rassegna tutti i bagagli dei passeggeri e gli stessi passeggeri in cabina.

Un controllo meticoloso, poiché tutti sono stati sottoposti al fiuto dei cani dell’unità esplosivi. Assodato che nessuno di loro avesse portato a bordo una bomba, dopo l’esito negativo delle verifiche effettuate, i passeggeri hanno finalmente potuto godersi la loro vacanza al mare. Per fortuna tutto si è concluso nel migliore dei modi, seppur dopo aver seminato momenti di forte panico tra coloro che si trovavano sul volo Easyjet Londra-Minorca.

Un pessimo scherzo, messo in atto da giovani che magari non sapevano come trascorrere una giornata estiva, ha movimentato tutti quanti, oltre a innescare la curiosità di molta gente a bordo. Sembrava di essere su un set, tipo l’ultimo Top Gun di Tom Cruise, campione d’incassi nelle sale cinematografiche ma, seppur frutto della pessima bravata di un gruppo di ragazzi, nell’immediatezza, non ha potuto non innescare tanto spavento.

Un volo abbastanza particolare, per i passeggeri, gli assistenti di volo e i piloti, con un sospetto pacco contenente un ordigno, ma tutto è solo un’avventura da raccontare ai propri cari, magari col sorriso sulle labbra, data l’assurdità della vicenda.