Terribile tragedia in spiaggia: trovato il suo corpo senza vita (2 / 2)

Ogni giorno leggiamo di casi tragici, di improvvisi malori, inspiegabili, che stroncano giovani vite. La morte colpisce e basta, non avendo bisogno di presentazioni. Si presenta, colpisce e semina distruzione, sofferenza, dolore incolmabile. Colpisce in un giorno qualunque, mentre si è presi dalla solita routine o si desidera semplicemente vivere degli attimi di spensieratezza, proprio come accaduto in questo caso. Non fa distinzioni, su questo è imparziale, proprio come il grande Totò insegna.

Dinnanzi a lei, tutti dobbiamo lasciare le ricchezze, perché non guarda al portafoglio, non guarda all’età, non le importa nulla se non seminare vittime. Questo è quanto accaduto a Silvia, una ragazzina di soli 16 anni, turista del nord Italia, mentre stava passeggiando su una bellissima spiaggia del Genovese.

Un giorno vissuto tra i tuffi al mare, baciata da sole, in compagnia delle sue amiche, sino a quando è accaduto il peggio. Silvia, mentre passeggiava sulla battigia, a due metri dall’acqua, si è imbattuta in una cassapanca chiusa. Stando al racconto dell’amica che era con lei in quei momenti, con la solita curiosità che l’ha sempre contraddistinta, la ragazzina si è avvicinata al baule e lo ha aperto.

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Tutto ad un tratto l’incubo si è materializzato sotto gli occhi di numerosi bagnanti che affollavano la spiaggia e, soprattutto, sotto gli occhi dell’amica. Silvia, colpita da un malore, si è accasciata sulla sabbia. I bagnini di salvataggio, immediatamente, sono corsi verso di lei che giaceva al suolo, utilizzando il defibrillatore in dotazione e praticandole delle manovre di rianimazione, avendo ben chiara la situazione.

Quando i sanitari del 118 sono giunti sul posto, con un’auto medicalizzata, ormai per Silvia non c’era più nulla da fare. La ragazza è deceduta, stroncata da un infarto fulminante che non le ha lasciato scampo. Tutto si è consumato in pochissimi istanti ma lei non si sarebbe potuta sottrarre alla morte, nonostante le difficoltà dei medici di raggiungere il luogo della tragedia. Questi ultimi, infatti, hanno attraversato a piedi tre stabilimenti, dal primo varco utile, pur di giungere nel luogo del dramma. Lì si sono trovati di fronte una scena agghiacciante e non hanno potuto far altro che constatare l’avvenuto decesso.