I fatti arrivato da Stamdford, in Connecticut e hanno lasciato sotto choc gli Stati Uniti. Martedì 3 gennaio, un uomo è finito in manette per aver violato la libertà vigilata ma soprattutto per l’efferato crimine commesso, la cui notizia ha indignato il popolo del web che ha chiesto per lui, l’applicazione della massima pena. Un 26enne di nome Ismalej, già noto alle forze dell’ordine, ha violato ciò che gli era stato imposto dalla legge, facendo irruzione nella casa della compagna.
Tra i due la situazione è sfociata, ben presto, in una fortissima discussione e il litigio verbale si è tramutato in minacce fisiche. L’uomo ha puntato un coltello contro la donna. A rendersi conto di quel che stava accadendo tra le mura domestiche, nell’ascoltare le grida di disperazione e i pianti della mamma, il loro bambino; un piccolo di soli 2 anni che, nonostante la sua tenerissima età, ha fatto da scudo per evitare che la sua adorata mamma potesse essere uccisa o ferita. Eppure è stato proprio lui ad avere la peggio, in quanto il padre-killer lo ha colpito alla testa con un oggetto contundente.
Purtroppo il bimbo è morto all’istante, per le ferite profondissime riportate. Come se il figlicidio non gli bastasse, il killer ha cercato di disfarsi del corpicino del piccolo. Come nelle peggiori scene horror, ha avvolto il cadavere in un sacchetto di plastica e lo ha sepolto in un parco pubblico di Stamford. E’ stata la stessa madre del povero Liam Rivera, approfittando di un attimo di distrazione del compagno carnefice, ad allertare i soccorsi.
La macchina si è messa subito in moto ma gli agenti si sono trovati a fare la macabra e raggelante scoperta del corpicino senza vita, sepolto sotto terra, nel Cummings Park che si è trasformato nel luogo dell’occultamento del cadavere del bimbo. Ismalej Gomez era già finito dietro le sbarre nell’agosto del 2021 per alcuni abusi sessuali perpetrati sul figlio quando, all’epoca dei fatti, aveva solo 8 mesi.
Dopo la condanna, l’uomo avrebbe dovuto scontato 60 giorni in prigione e 3 anni di libertà vigilata. Nonostante il divieto di avvicinarsi alla compagna e al bimbo, era tornato a vivere nelle vicinanze dall’abitazione familiare. Per fortuna, seppur troppo tardi per salvare il piccolo, gli agenti sono riusciti a fermare il 26enne aguzzino che, con la sua auto, stava cercando di fuggire verso il West Virginia.