Terribile tragedia, muore a 46 anni: la terribile scoperta (2 / 2)

 

L’Italia intera è rimasta incredula dinnanzi alla morte improvvisa di Vincenzo Testa, carabiniere 46enne che prestava servizio a Roma. E’ stato l’ennesima vittima di un gravissimo incidente stradale lungo la via Casilina, tra Venafro (in Molise) e San Pietro Infine (provincia di Caserta).

Originario di Capriati al Volturno, il militare. si stava recando nel capoluogo laziale per il proprio turno di lavoro quando la sua automobile è entrata in collisione con un’altra vettura. L’impatto è stato molto violento. Per Testa non c’è stato praticamente nulla da fare. L’altro automobilista, invece, è stato portato in ospedale ad Isernia con l’ambulanza.

Appresa la terrible notizia, tutta la piccola comunità del comune della provincia di Caserta, in cui il carabiniere scomparso è nato e cresciuto è stata inevitabilmente scossa. Il primo cittadino Rocco Marcaccio ha scritto un toccante post a nome della comunità e dell’amministrazione comunale: “Capriati perde una delle persone più belle della nostra collettività la cui vita è stata sempre improntata ad onestà e laboriosità. A nome di tutta l’amministrazione comunale e della comunità esprimo la vicinanza alla famiglia per testimoniare la stima e l’affetto nei confronti di Vincenzo. Era un giovane di alto valore morale che lascia un vuoto incolmabile”.

Dopo l’effettuazione dell’autopsia al Veneziale di Isernia sul corpo del 46enne che ha perso la vita nello scontro sulla Casilina, la salma è stata riconsegnata alla famiglia e la camera ardente è stata allestita nell’obitorio dell’ospedale. Per rendere omaggio al povero carabiniere è stato indetto il lutto cittadino, mentre la camera ardente è stata allestita nella morgue del Veneziale. Giovedì 12 gennaio, si sono svolti i funerali in piazza Roma a Capriati alle ore 14:30.

Troppo forte il dolore per la dipartita improvvisa di un grande e valoroso carabiniere, che è sempre stato in prima fila in nome della giustizia e della legalità. Troppo grande il vuoto di un’atroce scomparsa, giunta come un fulmine a ciel sereno, in quella che era partita come la solita giornata lavorativa, in strada per recarsi sul posto di lavoro. Le parole sono superflue, in questi giorni in cui il dolore regna sovrano. Restano i ricordi ma nessuno potrà mai restituire Vincenzo ai suoi cari, cui poniamo le nostre più sentite condoglianze, partecipando, seppur virtualmente, alla tragedia che li ha colpiti.