Si è spento stamattina, nella sua casa romana, Giuseppe Vannucchi, giornalista televisivo e volto storico del Tg1. Il triste annuncio del decesso del grande professionista è stato dato dal Comune di Prato, di cui Vannucchi fu assessore alla Cultura dal 1999 al 2002, che ha scritto un lungo messaggio di cordoglio.
Nella note si legge: “Vannucchi è stato uno dei primi conduttori del Tg1 nella Rai di Bernabei e Agnes, commentatore e presentatore di diversi rotocalchi di approfondimento. Dopo 30 anni trascorsi in Rai, si considerava un giornalista prestato alla politica ed era tornato nella nella sua città impegnandosi in prima linea nell’ammnistrazione comunale per il restauro e la riapertura di Palazzo Pretorio, chiuso da tempo per problemi strutturali”.
I funerali saranno celebrati il 16 dicembre 2022 alle 15, 30 nella chiesa dell’oratorio della Misericordia in via Convenevole. In queste ore, la notizia del suo decesso si è diffusa rapidamente, passando dalle testate locali a quelle nazionali e tutte stanno ricordando il grande giornalista che, dopo 30 anni passati in Rai da dipendente, è passato all’esperienza di tipo istituzionale, con il ruolo di assessore della cultura presso il comune di Prato.
La notizia del decesso di Giuseppe Vannucchi è arrivata improvvisamente, lasciando nel dolore i suoi tanti colleghi, gli amici, i conoscenti del mondo della cultura, dell’imprenditoria e del giornalismo. Essendo una personalità poliedrica, che nel corso della sua carriera ha rivestito ruoli diversi ma in maniera encomiabile, la sua perdita si è avvertita in tanti ambiti. Questo lutto è l’ennesimo che ha colpito la Rai.
In breve tempo, l’emittente ha perso Amedeo Ricucci, giornalista e inviato, malato da tempo; il grande Piero Angela, giornalista, scrittore e tra i più grandi divulgatori scientifici della nostra Penisola, Nino Battaglia, Gianni Bisiach, noto giornalista, che ha affascinato tutti i telespettatori con i suoi speciali e le sue rubriche di storia. Troppe perdite, una dietro l’altra, che lasceranno un vuoto fortissimo tra coloro che seguono, da sempre, la Rai e che hanno appreso tanto dal loro modo di fare informazione, distinto, rispettoso, estremamente professionale, umile. Valori che si sono andati perdendo, negli ultimi anni e che dovrebbero essere rispolverati.