Terremoto, scossa nettamente avvertita poco fa: la zona colpita (2 / 2)

Un fine settimana iniziato decisamente male in Italia che, questa mattina, sabato 11 novembre, alle 9:28, nei pressi di Lusevera, provincia di Udine, ha dovuto fare i conti con minuti di fortissima apprensione a causa di un terremoto. Purtroppo la terra, nel nostro Paese, sta continuando a tremare. Sulla base dei dati diramati dall’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la scossa è stata chiaramente avvertita dalla popolazione, trattandosi di un terremoto di  magnitudo 2.5.

Le coordinate geografiche sono di 46.3100 di latitudine e 13.2860 di longitudine, con ipocentro ad una profondità di 8 km. Se il sabato mattina italiano è andato così, non va meglio nel resto del mondo, dal momento che un’eruzione è imminente in Islanda, ragion per cui il dipartimento della protezione civile ha stabilito immediatamente l’ evacuazione della città di Grindavík, costituita da 34500 abitanti, situata a circa 60km dalla Capitale Reykjavik e della centrale elettrica di Svartsengi.

I dati sui terremoti, registrati dai sismografi, sono a dir poco impressionanti: in un solo giorno, sono stati più di mille terremoti e la profondità degli stessi è sempre minore, indice di quanto le fratture rocciose si stiano spostando, man mano, verso l’alto. Il magma sta risalendo, per cui vi è il pericolo imminente di un’eruzione che potrebbe verificarsi nelle prossime ore o nei prossimi giorni.

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La terra sta continuando a tremare non solo nella nostra penisola ma in molte zone del globo, come stiamo vedendo. Purtroppo non si è mai preparati ad una notizia del genere ed il panico prende il sopravvento nei residenti che, se la linea lo consente, esternano le loro sensazioni a caldo sui social, dove trovano il conforto e il supporto di milioni di utenti.

In molti corrono in strada, con la speranza di riuscire a mettersi al riparo, salvandosi la vita. Sono relazioni istintive, dettate dal terrore che i sismi generano in pochi istanti. Si tratta di secondi che sembrano un’eternità per chi ha la sfortuna di viverli sulla sua stessa pelle.