Terremoto, scossa fa tremare il sud Italia: i primi aggiornamenti (2 / 2)

Una scossa di terremoto ha rotto la quiete della notte nel sud Italia, dove all’improvviso si è avvertita distintamente una scossa. La bassa profondità del sisma ha amplificato la percezione del movimento tellurico, spingendo molti cittadini a segnalare l’evento sui social network.

Il sisma ha interessato il territorio a nord-ovest di San Donaci, in provincia di Brindisi. Il sisma, di magnitudo 2.2, è stato registrato alle 3:36 di giovedì 1° maggio dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), con epicentro a soli 4 chilometri di profondità. L’evento è stato localizzato a 6 km a nord-ovest di San Donaci, in un’area rurale vicina ai centri abitati di Mesagne, Tuturano, Cellino San Marco e San Pietro Vernotico, a circa 18 km a sud-ovest di Brindisi.

Nonostante la modesta entità del terremoto, diversi residenti dei comuni limitrofi hanno riferito di aver avvertito distintamente la scossa, soprattutto nelle campagne del nord Salento. In particolare, abitanti di San Donaci, Cellino San Marco, Tuturano e Guagnano hanno descritto un breve ma nitido tremore, accompagnato in alcuni casi da un rumore sordo.

Al momento non si registrano danni a persone o cose, e le autorità locali, in costante contatto con la Protezione Civile, hanno assicurato che la situazione è sotto controllo. Negli ultimi anni, infatti, il Salento è stato teatro di altri lievi terremoti, spesso percepiti dalla popolazione a causa della scarsa profondità ipocentrale.

L’INGV ha precisato che si tratta di un evento del tutto normale per la dinamica geologica del territorio, dove sporadiche micro-scosse sono legate all’assestamento delle faglie sotterranee. Tuttavia, la percezione diffusa del terremoto dimostra quanto anche eventi di bassa magnitudo possano generare allarme, soprattutto in un’area non abituata a sismi intensi.