Un martedì decisamente da dimenticare, quello in corso, sul fronte sismologico, in particolare in alcuni comuni in cui la terra ha tremato di brutto. Bogotà e le località circostanti hanno vissuto momenti di autentico panico, per un terremoto di magnitudo 6.6 che ha colpito la Colombia, seminando il timore che tutto potesse pericolosamente degenerare.
Il sisma, secondo l’Ingv, ha avuto il suo epicentro a 14 chilometri di profondità all’altezza di Paratebueno, cittadina a circa 187 km dalla capitale, dove è stato avvertito con grande intensità e per diversi secondi.
Per fortuna, nonostante la gravità del fenomeno, allo stato attuale non sono stati segnalati danni a cose e persone ma in tantissimi hanno esternato le loro sensazioni a caldo sui social, lasciandosi andare alla descrizione di quegli istanti in cui la terra ha tremato. Un racconto davvero forte, toccante, quello dei residenti.
Dopo la prima scossa, se n’ è verificata un’altra, con magnitudo 4.0 e profondità ridotta (meno di 30 km), nello stesso comune di Paratebueno, situato nel dipartimento di Cundinamarca. Poco dopo, nella stessa area, si è avuto un sisma di assestamento di magnitudo 4.5.
La società di gestione stradale Coviandina ha dichiarato che, per via dell’emergenza, dovuta al terremoto appena verificatosi, è stata disposta la chiusura temporanea e preventiva degli imbocchi delle gallerie, dei ponti, dei viadotti e dei punti critici. Al momento, questo va ribadito, la situazione è sotto controllo, ma il timore che, nel corso della giornata odierna, possano verificarsi nuove scosse, resta, per cui si attendono i prossimi aggiornamenti, direttamente da parte delle autorità, che possano cercare di attenuare lo stato di agitazione dei residenti, profondamente scossi da quelle che sarebbero potute essere le conseguenze del sisma.