Terremoto, potente scossa di magnitudo 6.1: i primi aggiornamenti (2 / 2)

Tra le placche che disegnano l’arco infuocato della Cintura di Fuoco, la normalità non è mai una certezza. Fortunatamente, l’interrogativo che ha tenuto il fiato sospeso per diversi minuti tutto il mondo, ha trovato una risposta che ha liberato un’ondata di sollievo collettivo.

Il terremoto di magnitudo 6.1, registrato dai sismologi dello United States Geological Survey (USGS) nella mattinata del 18 Ottobre 2025, ha avuto il suo epicentro localizzato nel tratto di mare davanti alla zona costiera orientale. I dati hanno poi precisato: l’origine del fenomeno è stata rintracciata vicino al comune di Dapa, nella provincia di Surigao del Norte, nelle Filippine meridionali, con un ipocentro tra i 68 e i 69 chilometri sotto il fondo marino.

Si è verificata una settimana dopo che due scosse di magnitudo 7.4 e 6.7 avevano scosso la parte orientale dell’isola principale di Mindanao, togliendo la vita ad almeno otto persone. Nonostante la potenza sprigionata, le prime e cruciali verifiche effettuate dalle autorità filippine hanno portato un esito insperato. Le comunicazioni ufficiali hanno infatti confermato l’assenza di perdite umane e, soprattutto, di danni materiali rilevanti a persone o cose.

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Un bilancio che vale un sospiro di sollievo immenso per l’intera nazione. Solo due settimane fa, un sisma di magnitudo 6.9 aveva seminato decessi nell’isola di Cebu, causando la scomparsa di 74 persone. La natura, per la regione che si estende dal Giappone al Sud-est asiatico, è una minaccia costante e quasi quotidiana.

Ma almeno in questa specifica occasione, la grande paura del mattino ha ceduto il passo alla consapevolezza che, per un attimo, il paese è scampato a un nuovo drammatico confronto.