Alla stampa nazionale ha parlato Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) il quale ha spiegato perchè nell’area dei Campi Flegrei i terremoti stanno divenendo sempre più forti e purtroppo frequenti.
Non passa giorni infatti che non ci sia una scossa di terremoto e le autorità cominciano ad essere preoccupate per la tenuta degli edifici visto che le scosse stanno indubbiamente causando sollecitazioni agli edifici. E Doglioni senza giri di parole ha spiegato chiaramente quello che sta succedendo.
“Quello che si vede chiaramente è che nell’ultimo mese il sollevamento è aumentato in velocità da 1 a 3 centimetri al mese. In pratica si è accentuata la spinta verso l’alto della caldera flegrea, generata dall’intrusione di magma e gas ad alcuni chilometri di profondità del vulcano, motore della deformazione superficiale” – ha spiegato Doglioni a Il Mattino di Napoli.
“L’inarcamento della parte relativamente fragile e superficiale della caldera provoca la sismicità. Siccome la velocità di sollevamento è aumentata, i terremoti sono più frequenti e di maggiore energia; ricordiamoci comunque che 2 anni fa il bradisismo ascendente era anche di 4 cm al mese” – ha affermato il presidente INGV.
Quindi per questi motivi ad oggi i terremoti sono più forti. Nonostante tutto Doglioni ha confermato che non c’è il rischio di una eruzione imminente, anche se è ovviamente il caso di monitorare la situazione con maggiore attenzione.
“Finché continua il sollevamento ci sarà sismicità, più è veloce, e più gli eventi sismici saranno di maggiore intensità. Il sollevamento della caldera provoca fratture proporzionali anche alla velocità dello stesso, e più grandi sono queste faglie e più grande è lo spostamento che su queste avviene, e quindi magnitudo più alte” – ha detto poi Doglioni.