Terremoto oggi, scuole chiuse e gente per strada (2 / 2)

I sismografi continuano a monitorare la situazione simica nazionale, in questi giorni decisamente attiva  e hanno registrato, più nello specifico, due scosse di terremoto nell’Alta Tuscia; la prima alle 3.06 di magnitudo 2.1 a 4 km di profondità e la seconda avvenuta  alle 6.24 con magnitudo 2 a un chilometro di profondità, entrambe nel territorio di San Lorenzo Nuovo. Una situazione che preoccupa tantissimo, così come genera apprensione il lungo sciame sismico che,  senza quasi interruzioni, interessa il Viterbese. 

Il primo cittadino di San Lorenzo, Massimo Bambini, ha deciso di chiudere le scuole,  motivando così la sua decisione: “Purtroppo lo sciame sismico sta continuando, l’ultima scossa qualche minuto fa”,  proseguendo; “Pertanto ritengo opportuno oggi tenere chiuse le scuole di ogni ordine e grado. Speriamo che queste continue scosse terminino quanto prima”. 

Nell’Alta Tuscia, a nord di Viterbo, i sismografi hanno registrato 12  scosse di terremoto. I software dell’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia hanno rilevato la prima traccia sismica  alle 19.49 nella zona di San Lorenzo, di magnitudo 2.4 a profondità di 4 km. A questa scossa ne sono seguite almeno altre dodici.

Una seconda scossa risale alle 19.50, sempre nell’area di San Lorenzo, di magnitudo 2.8, avvenuta a 6 chilometri di profondità, mentre la terza, di magnitudo 2.6, è stata registrata alle 19:54 a 10 km di profondità.

Il Napoletano, da ormai diversi giorni, è preoccupato per via del terremoto dei Campi Flegrei avvertito anche a Roma e nel Lazio. I napoletani ormai da tempo sono pronti a tutto con un piano di evacuazione.  Dopo la scossa di magnitudo 4.2 verificatasi  solo pochissime ore fa, la più forte dal 1984,  si  sono aperti, in particolare, due scenari su quanto potrebbe accadere ai Campi Flegrei.  Essi sono stati illustrati, poche ore fa,  alla Camera. Lo scenario più grave, quello che sta seminando sempre più preoccupazione, riguarda la possibile eruzione del Vulcano Nuovo, come accaduto nel 1538.