Terremoto, forte scossa di magnitudo 5.6: la situazione (2 / 2)

Ancora un venerdì rovente, quello odierno, sul fronte sismologico, a causa di un terremoto di magnitudo 5,6, verificatosi a Invercargill, in Nuova Zelanda, 1658 km dall’epicentro. Dopo la scossa di ieri, alle 00:01, i sismografi hanno continuato a monitorarne altre, sebbene questa sia sta la più forte.

Si è temuto il peggio ,soprattutto che potesse generare delle trombe marine, arrivando sino alla costa, molto abitata ma per fortuna non è successo e non sono stati rilevati danni a cose e persone. Questo è quel che conta, sebbene non si possa controllare la paura.

E’ impossibile, quando di mezzo c’è un evento imprevedibile come un sisma , riuscire a mantenere la calma e, pur avendo in questo caso avuto origine in mare, il timore è stato quello che potesse raggiungere la costa, travolgendo tutto, edifici e persone.

Per fortuna, nulla di tutto questo è successo dunque si può tirare un sospiro di sollievo, dato che il peggio è stato scongiurato. Ovviamente prezioso è stato il supporto degli utenti che, via social, hanno fatto sentire la loro vicinanza ai locali con messaggi di supporto che possono servire a lenire lo stato di tensione, ma non, giustamente, a eliminare a monte il rischio (magari lo si potesse fare, sarebbe un miracolo!).

Le autorità continuano il monitoraggio, invitando a mantenere la calma. I sismografi, invece, sempre più sofisticati, hanno il compito di catturare le scosse, in Italia e nel mondo, fornendone contezza alla stampa quindi a tutti noi che possiamo mantenerci sempre informati su cosa sta succedendo nel pianeta. Un venerdì che non si smentisce, questo, sul fronte sismologico, poco ma sicuro.