Nella notte di ieri, alle ore 01:00 locali (08:55 in Italia), una scossa di terremoto di magnitudo stimata attorno a 5.3 ha colpito l’area vicino a Rinconada, in Argentina. Il sisma ha avuto un’epicentro a una profondità di circa 246 chilometri sotto la superficie terrestre. Questo evento sismico ha destato preoccupazione nella regione e ha attirato l’attenzione degli esperti e dei residenti, data la sua intensità e la profondità relativamente significativa.
L’intensità del terremoto è stata sufficiente a essere avvertita anche a distanza, ma al momento non sono stati segnalati danni gravi o vittime. Le autorità locali e i servizi di emergenza stanno monitorando la situazione e raccogliendo informazioni per valutare eventuali conseguenze a lungo termine.
La profondità del terremoto ha contribuito a ridurre l’impatto sulla superficie, sebbene le scosse siano state percepite chiaramente nella zona circostante. La sismicità dell’Argentina è significativa e varia notevolmente in base alla regione. Il paese, situato nella parte meridionale del continente sudamericano, è attraversato da importanti linee di faglia e confina con diverse zone di elevata attività tettonica.
Rinconada, situata nella provincia di Jujuy, nel nord-ovest dell’Argentina, è una zona con una certa attività sismica, sebbene non sia tra le aree più sismicamente attive del paese. Tuttavia, è influenzata dalla complessa geologia della regione andina, che è caratterizzata da diverse linee di faglia e movimenti tettonici significativi.
Gli esperti sismologi stanno analizzando i dati per comprendere meglio la dinamica del terremoto e le sue implicazioni. L’analisi preliminare indica che, nonostante la magnitudo significativa, la grande profondità ha limitato il potenziale di danni immediati.