Terremoto, forte scossa di magnitudo 4.7: la situazione (2 / 2)

La terra, che è la base della nostra stabilità, inizia a tremare. Questo sconvolge il senso fondamentale di sicurezza e la percezione di controllo sulla propria vita e sull’ambiente circostante. L’imprevedibilità del terremoto (non si sa quando e dove colpirà esattamente) è una fonte primaria di ansia e stress,  specialmente nei territori ad alto rischio sismico.

Questa mattina, venerdì 24 ottobre, lungo l’arco che disegna la costa orientale della Russia, dove l’Oceano Pacifico spinge contro la terra siberiana, la vita,  che scorreva seguendo i ritmi quieti di un Nord immenso e glaciale, ha ceduto il posto al panico,  per via di un terremoto verificatosi nella  penisola di Kamchatka, un’estensione remota di vulcani e silenzi profondi, nota per poggiare direttamente sulla turbolenta Cintura di Fuoco del Pacifico.

Il sisma, prontamente registrato e catalogato dalle agenzie di monitoraggio, è stato classificato come un evento di magnitudo 4.7. I fatti concreti parlano di un fenomeno moderato ma avvertito distintamente in alcune aree, data la sua precisa ubicazione.

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L’ora esatta dell’evento, secondo il fuso GMT +12 della Kamchatka, sono le 11:07 di venerdì 24 ottobre 2025.L’epicentro del terremoto è stato localizzato con precisione a circa 222 chilometri a est-sud-est della città di Petropavlovsk-Kamchatsky. Le coordinate indicano il punto esatto in mare aperto, nella vasta distesa del Pacifico. Nonostante l’energia liberata dalla faglia, i rapporti iniziali hanno confermato che l’impatto sulla terraferma è risultato contenuto, in linea con un sisma avvenuto al largo e con questa specifica intensità.

Nel centro abitato di Mil’kovo, che conta circa 8.250 residenti, la scossa è stata percepita con un’intensità classificata come Molto Debole (II della scala Mercalli Modificata), un tremore che si è spento in un attimo. La Kamchatka, essendo un punto nevralgico nell’attività sismica globale, registra così un altro capitolo nella sua storia geologica, un promemoria costante della forza primordiale che agita le sue fondamenta.