Terremoto Firenze, l’annuncio del sismologo Salvatore Stramondo (2 / 2)

Intervistato dalla testata giornalista Fanpage, Stramondo, direttore dell’Osservatorio Nazionale Terremoti dell’INGV, ha spiegato che cosa dobbiamo aspettarci adesso. Innanzitutto l’esperto ci ha tenuto a precisare che la zona di Firenze, e in generale quella dell’Emilia e del centro-Italia è molto sismica e si sono verificati già eventi del genere in passato.

“Quest’area non è nuova agli eventi sismici. Si tratta comunque di una zona che è ad alta pericolosità sismica, nel 1919 è stato registrato per esempio un terremoto di magnitudo 6.4, il cosiddetto “sisma del Mugello”, uno dei più forti mai registrati tra Toscana e Romagna. Sappiamo che la pericolosità sismica è alta” – così ha spiegato Stramondo ai colleghi di Fanpage.

La scossa ha avuto epicentro a tre chilometri da Marradi e una profondità di 8,4 chilometri, sull’appennino tosco-romagnolo. Stramondo ha spiegato che è comunque difficile prevedere se ci saranno altre scosse di assestamento vicine a questa magnitudo. Se ne sono già contate diverse di magnitudo attorno ai 3.3 gradi Richter.

“I terremoti sono comunque dovuti a un allungamento di tutto l’Appennino, c’è una distensione della catena montuosa e questo genera terremoti più o meno forti. Sappiamo che le scosse di terremoto si registrano spesso in zone dove si sono già verificate e dunque definite sismiche” – così continua poi la spiegazione di Stramondo.

Per quanto riguarda poi la pericolosità di queste scosse, oltre a ribadire che esse sono imprevedibili, l’esperto ha spiegato che non c’è nulla da temere visto che la gente ha ancora impresse le immagini del Marocco. Quella che si è verificata in Italia nelle scorse ore è addirittura 1.000 volte più debole di quella che ha raso al suolo, o quasi, Marrakech.

“Per quanto una magnitudo 4.8 sia molto forte, dobbiamo immaginare che comunque non ha raggiunto minimamente la forza di quello che ha distrutto Marrakech” – così conclude Salvatore Stramondo a Fanpage.