Terremoto ai Campi Flegrei, l’annuncio dell’INGV: "Il suolo si è alzato di.. (2 / 2)

La risposta alla domanda è chiara, riportata nell’ultimo bollettino settimanale di monitoraggio diffuso dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). Il sollevamento del suolo nei Campi Flegrei è tornato a salire a un ritmo costante, mantenendosi sul valore di 2 centimetri al mese.Questo dato non rappresenta un picco isolato, ma conferma la tendenza già osservata nell’area della caldera, in particolare nel settore di massima deformazione che tocca Pozzuoli.

Il monitoraggio costante dell’Istituto, che pubblica bollettini a cadenza ravvicinata, è l’unico faro in questa situazione di bradisismo attivo, essenziale per seguire l’accumulo di energia nel sottosuolo.

Gli specialisti stanno analizzando ogni elemento, dalla sismicità superficiale, che resta a un livello moderato, alla geochimica delle fumarole, in una missione continua per interpretare i segnali della Terra.

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In sostanza, il sollevamento non si è interrotto e si è anzi stabilizzato su un valore che impone la massima attenzione sulla dinamica interna del supervulcano. Il lavoro di monitoraggio resta cruciale per la sicurezza pubblica. Si tratta infatti di una zona densamente popolata da milioni di persone che sono molto preoccupate per quanto continua ad accadere.

Un altro dato che emerge dall’ultimo bollettino di monitoraggio dei Campi Flegrei è quello relativo alla sismicità: nella settimana tra il 20 e il 26 ottobre, nella caldera del supervulcano sono stati registrate 178 scosse di terremoto; di queste, ben 66 scosse si sono verificate nel corso di due distinti sciami sismici che hanno attraversato i Campi Flegrei lo scorso 25 ottobre.