Terremoto a Napoli e Campi Flegrei, salvi solo in 46 (2 / 2)

Nelle esercitazioni antisismiche svoltosi recentemente nell’area dei Campi Flegrei a Pozzuoli, la partecipazione dei cittadini è stata estremamente scarsa. Nonostante le aspettative e gli sforzi delle istituzioni locali, regionali e nazionali, solo circa 30 persone si sono presentate su un numero previsto di oltre 200 iscritti.

A Napoli, la situazione è stata ancora peggiore con soli 16 partecipanti, nonostante l’allestimento di cinque gazebo e la presenza di numerosi operatori della Protezione Civile, volontari e rappresentanti di associazioni e istituzioni sanitarie. Il sindaco di Bacoli ha riportato una partecipazione migliore con circa un centinaio di cittadini coinvolti nelle esercitazioni.

Questi eventi erano finalizzati a testare il Piano di emergenza per l’area, in risposta al rischio di bradisismo e all’attività sismica della zona. Il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha commentato con disappunto i bassi numeri di partecipazione, definendoli “desolanti” e sottolineando l’importanza della prevenzione e della consapevolezza civica.

Solo trecento cittadini su oltre centomila abitanti si sono iscritti alle esercitazioni di protezione civile nell’area dei Campi Flegrei, per verificare le procedure operative definite dal Piano di emergenza per l’area interessata dal bradisismo” – ha dichiarato Musumeci con grande rammarico.

Anche il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha evidenziato la necessità di migliorare il coinvolgimento della comunità, sottolineando che le esercitazioni non sono solo un test operativo ma anche un’opportunità per rafforzare il legame tra cittadini e istituzioni.

Le simulazioni hanno coinvolto diversi scenari sismici con magnitudo variabile, evidenziando la preparazione delle unità di crisi locali, l’attivazione delle reti di comunicazione di emergenza e il ruolo del volontariato nella gestione delle situazioni di crisi.