
Un incendio enorme, di quelli che mandano in panico, che abbattono ogni certezza e che fanno seriamente temere per la propria vita, si è materializzato, all’improvviso, in una città italiana, in cui le fiamme si sono levate altissime, disseminando nell’aria un odore acre.
Ha devastato parte di un’azienda a Corsico, comune dell‘hinterland sudovest di Milano, e i primi campionamenti hanno permesso all’Arpa di stabilire che non c’è una situazione di pericolosità per l’ambiente.
L’intervento dei tecnici dell’Agenzia, Regionale per la Protezione Ambientale, che si sono i attivati per eseguire immediatamente i controlli sull’aria, è risultato provvidenziale per gestire l’emergenza e ha limitato l’allarme dei cittadini a quello strettamente legato al fuoco e al fumo. La struttura colpita dall’enorme rogo è la Synextra, un’azienda situata nel comune di Corsico, specializzata nel riciclo di rifiuti in materiale plastico.

È stata proprio la natura del materiale stoccato a rendere il fuoco così difficile da contenere e la combustione così impressionante. Di fronte al capannone in fiamme, oltre alle numerose squadre dei Vigili del fuoco, sono intervenuti anche i Carabinieri per avviare i rilievi necessari a stabilire le cause e la Protezione Civile per supportare le operazioni sul campo. Nelle ore di punta dell’emergenza, le autorità locali hanno subito richiesto un comportamento prudente ai residenti.
In via precauzionale, la popolazione è stata invitata a mantenere porte e finestre chiuse fino al termine dell’operazione, dopodiché sarebbe stato possibile uscire di casa in sicurezza. Nonostante il forte impatto visivo e la mobilitazione di mezzi, il dato sulla qualità dell’aria ha permesso di concentrare l’attenzione unicamente sul complesso lavoro di spegnimento e sulla successiva bonifica dello stabilimento distrutto.