Tamponi, la terribile scoperta della procura (1 / 2)

Tamponi, la terribile scoperta della procura

Nei duri anni della pandemia, la scienza ha cercato di creare sempre nuovi dispositivi che potessero contribuire alla lotta al Coronavirus che, al solo nome, faceva paura.

Coloro che hanno il terrore delle malattie, molto spesso, alle prese, ancora oggi, con lineette di febbre, con un pizzico di tosse o del mal di gola,  addebitavano tale sintomatologia proprio Covid.

In molti, alla sola idea della parola “tamponi”, volti all’individuazione della positività al Covid,  avevano un’espressione quasi di terrore, specie se si erano già sottoposti ad essi,  sostenendo di aver provato una sensazione orribile di conato di vomito quando il cotton fioc è entrato in gola.

C’è chi ha raccontato di essere balzato dalla sedia col tampone al naso. Insomma, è proprio vero che la soglia del dolore varia da persona a persona! In fin dei conti, ognuno ha le sue paure: c’è chi sviene al solo prelievo del sangue, c’è chi sviene al passaggio di un topo e chi,  ha sudato sette camicie nell’entrare in farmacia per chiedere l’effettuazione di un tampone.

Proprio sui tamponi , la Procura di Bergamo ha fatto una scoperta a dir poco sconvolgente. Vediamo cosa è accaduto.