Gianmarco Tamberi ha vissuto una giornata drammatica ieri 10 agosto, durante la finale olimpica di salto in alto a Parigi. Dopo una notte tormentata da una colica renale e un ricovero d’urgenza, ha deciso di partecipare comunque alla gara, nonostante il dolore e le difficoltà fisiche. Determinato a difendere il suo titolo olimpico, ha affrontato una prova difficile, riuscendo a superare solo 2,22 metri e fallendo i 2,27, concludendo la gara in modo deludente.
La sua determinazione lo ha portato a sfidare il destino, anche a costo della propria salute. Dopo aver vomitato sangue e aver passato una notte insonne, Tamberi è sceso in pedana deciso a lottare, ma il corpo non ha risposto come sperava.
Alla fine, è stato costretto a guardare i suoi avversari continuare a gareggiare, mentre lui doveva fare i conti con la delusione e l’amarezza per non essere riuscito a ripetere il successo di Tokyo 2020. Il dolore per il fallimento era evidente nelle sue parole, mentre Tamberi rifletteva su quanto aveva sacrificato per questa Olimpiade.
La notte parigina ha segnato la fine di un capitolo importante della sua carriera, lasciandolo con la consapevolezza che potrebbe essere giunto il momento di guardare oltre l’atletica. Superata la soglia dei 30 anni, è stata forse questa l’ultima Olimpiade dell’atleta italiano. Anche e nulla è impossibile quando si parla di Gianmarco Tamberi, difficilmente sarà ancora così competitivo tra 4 anni, in vista di Los Angeles 2028.
Mentre si allontanava dallo stadio, Tamberi portava con sé non solo il peso della sconfitta, ma anche la gratitudine per un decennio di gioie e successi che aveva regalato ai suoi fan. “Sono sempre ipercritico, mi conoscete, ma oggi non ci riesco. Volevo continuare a lottare, mi dispiace perché non lo meritavo. Ho dato tutto me stesso allo sport, il giorno in cui il Coni mi ha comunicato che sarei stato portabandiera a Parigi è stata un’emozione unica. Ci ho provato fino alla fine, in pedana mi sono detto di dimenticare tutto ma non ce l’ho fatta. Non scorderò l’affetto che ho sentito, grazie a tutti“, ha dichiarato a caldo l’atleta. Ora, forse, è il momento per lui di trovare una nuova direzione nella vita, lontano dalle pressioni e dalle aspettative che lo hanno accompagnato finora.