Svelato l’ultimo messaggio di Giulia Tramontano: "Aiuto, mi sta…" (2 / 2)

Il corpo della 29enne Giulia Tramontano che, il 27 maggio, è stata uccisa dal fidanzato, Alessandro Impagnatiello, a  a Senago (Milano)  con 37 coltellate,  è stato sottoposto ad autopsia. Dall’esame autoptico sono emersi  dettagli raggelanti dal momento che  Impagnatiello ha cercato di avvelenare la sua compagna e il feto che portava in grembo non solo con topicida, ma anche con ammoniaca e cloroformio.

In un messaggio che la povera Giulia ha inviato alla madre, il 9 dicembre 2022, ossia dopo poco aver scoperto di essere in dolce attesa,  si legge: “L’acqua che abbiamo preso puzza terribilmente di ammoniaca”. Per fortuna, in quell’occasione, Giulia ha ascoltato il consiglio della madre, buttando via la cassa d’acqua  ma questo non è stato sufficiente ad eliminare il piano atroce  di Impagnatiello, ossia quello di sbarazzarsi  di Giulia e del nascituro.

Il barman ha continuato a volersi sbarazzare di lei. Sulle pagine di Repubblica sono stati riportati i dettagli delle chat di Giulia e degli acquisti online del suo carnefice. La 29enne scriveva: “Ho dormito male, mi sento drogata” mentre è altrettanto certo che il reo confesso avesse acquistato  su internet una confezione di cloroformio stabilizzato con amilene.

Giulia Tramontano viva è stata catturata in alcuni frame che la vedono stringersi in un abbraccio con l’altra donna, quella con cui Alessandro l’aveva tradita dopo l’incontro chiarificatore. Poi, il suo femminicidio, forse per togliere di mezzo Thiago che, con la sua nascita, avrebbe intaccato il futuro e le ambizioni del barman che oggi deve fare i conti con la giustizia, con la quale, prima o poi, avrebbe dovuto interfacciarsi, oltre che con l’ondata di indignazione da parte di un’Italia intera, ancora scossa da quest’assurda vicenda.

Gli alimenti che avrebbe dovuto pagare alla sua fidanzata  sarebbero stati “d’intralcio alla sua ambizione lavorativa: voleva fare degli investimenti immobiliari e consapevole delle spese che poteva portare un bambino, non era d’accordo ad averlo”.  Sono queste le parole pronunciate da  Chiara,  sorella della vittima,  ai carabinieri. Per questo.  il barman reo confesso,  ha deciso di farla fuori con ogni mezzo possibile, proprio come emerso dall’esame autoptico.