Stroncato dalla patologia in 4 giorni, il 34enne era diventato papà da poco: cos’ha contratto (2 / 2)

Era al settimo cielo per la nascita della sua figlioletta ma tutto ad un tratto, la sua massima gioia ha ceduto il posto allo strazio più totale dei familiari che ne stanno piangendo la dipartita. Burim Maliqui aveva solo 34 anni, era originario del Kosovo e, dopo aver accusato un malore, si era recato in ospedale.

A portarselo via un male incurabile, quattro giorni dopo, lasciando nello strazio la moglie, la figlia neonata e i tantissimi amici e conoscenti, non solo del comune di Tombolo dove risiedeva, ma anche nelle municipalità contermini.

Burim lavorava come corriere della Gls, era un uomo molto stimato, un bravo professionista che aveva lasciato la sua terra natia solo per poter sopravvivere, pur avendo sempre il Kosovo nel cuore. In tantissimi hanno voluto salutarlo, via social, con messaggi di cordoglio dai quali si evince tutto l’affetto, la stima, la profondità d’animo nutrita nei confronti di quest’uomo.

Un parente ha voluto ricordarlo con queste parole: «Non si può descrivere una persona come lui perché ogni parola è riduttiva. Resterà per sempre nei nostri cuori», mentre un suo collega: «Era un grande lavoratore, amava quello che faceva. Gli ho fatto fare tantissime consegne, ma riusciva sempre a passare su tutte con il sorriso».

Burim era un uomo gentile, educato, rispettoso verso i clienti, specialmente verso quelli più anziani che avevano difficoltà a prendere i pacchi da soli. Li aiutava, aveva sempre la sua mano protesa verso il prossimo. Avrebbe dovuto compiere 35 anni a brevissimo, il 27 agosto. Purtroppo, il destino se lo è portato via. Un colpo al cuore le parole di un suo amico, nei riguardi della moglie, rimasta vedova e con una bimba neonata da accudire che non vedrà mai il suo adorato papà: “Gli brillavano gli occhi quando parlava di lei e della moglie».