Strage di Erba, svolta choc sul caso Olindo e Rosa. La notizia è di pochi minuti fa (2 / 2)

Per la strage di Erba sono stati condannati in via definitiva all’ergastolo i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi, accusati delll’omicidio di Raffaella Castagna, del figlio di 2 anni Youssef Marzouk, della nonna del piccolo Paola Galli e della vicina di casa Valeria Cherubini ( tutti coloro che vediamo in foto ad inizio articolo) .

Li avrebbero uccisi con spranga e coltello per motivi legati a liti di vicinato. Mentre, poche ore fa, è arrivata quella che potrebbe essere una svolta clamorosa in questo caso, tra i più efferati che la cronaca nera ricordi. Il sostituto Pg di Milano Cuno Tarfusser, difatti, ha depositato al procuratore generale Francesca Nanni e all’avvocato generale Lucilla Tontodonati una relazione, redatta sulla scorta di nuovi elementi presentati dalla difesa, per l’eventuale riapertura del caso sulla strage di Erba.

A mezzo stampa apprendiamo che la relazione del Pg dovrà essere valutata dal procuratore Nanni e dal suo ‘braccio destro’ Tontodonati. A loro è affidata la decisione finale, quindi se unire la loro richiesta all’istanza di revisione del processo che i difensori di Olindo e Rosa sono in procinto di presentare a Brescia. In tanti si chiedono su che cosa si basi questa richiesta di revisione che, peraltro, è stata annunciata svariate volte. Ora sappiamo che si fonda su intercettazioni e testimonianze che sarebbero inedite. Va precisato che le prove a carico dei coniugi Romano sono sempre state considerate solide, granitiche.

Si fa riferimento alla confessione che Olindo e Rosa hanno firmato, al video realizzato dall’allora consulente della difesa, il criminologo Massimo Picozzi; un video agghiacciante della confessione di Olindo, in cui l’ex netturbino si lascia andare a  commenti che non lasciano dubbi, secondo la legge, sulla sua responsabilità. A tutto questo si aggiunge la traccia di sangue di una delle vittime della strage, Valeria Cherubini, mista a sangue maschile, rinvenuta nell’auto di proprietà dei coniugi Roman che, nel frattempo, stanno scontando separatamente, la condanna all’ergastolo. Olindo si trova recluso nel carcere di Opera, mentre la moglie Rosa in quello di Bollate.

Non si può non citare la testimonianza di Mario Frigerio, l’unico sopravvissuto alla strage e deceduto poi nel 2014. L’uomo, ritenuto morto dai due coniugi, riuscì a sfuggire alla mattanza ma non appena riuscì a parlare, rilasciò questa dichiarazione: “Vidi Olindo, mi fissò con degli occhi da assassino, non dimenticherò mai il suo sguardo, era una belva“. Frigerio venne graziato grazie a una malformazione congenita alla carotide che gli permise di non morire nella strage. Ovviamente continueremo a tenervi aggiornati.