Una brutta notizia, questa che stiamo per comunicare, ma non per tutti. I dipendenti pubblici si ritrovano con uno stipendio più basso del previsto ad aprile e questo li sta letteralmente mandando su tutte le furie. Ma a cosa è dovuta questa doccia fredda? Al fatto che i software del portale Noipa non sono stati aggiornati col taglio del cuneo fiscale, che non è ancora stato applicato.
Il nuovo sistema sarebbe dovuto entrare in vigore da gennaio ma, nonostante siano passati quattro mesi, il calcolo degli stipendi non ne tiene conto, comportando, per i dipendenti pubblici, una perdita che può essere fino a 80 euro al mese, e uno slittamento a giugno.
NoiPa, che si occupa dell’elaborazione degli stipendi pubblici, non ha ancora aggiornato i propri software, per adeguarsi alla nuova normativa e questo comporta, per i dipendenti del pubblico impiego, come gli insegnanti, i funzionari ministeriali, i dipendenti delle agenzie e delle amministrazioni centrali, il fatto di trovarsi con uno stipendio più basso nel cedolino di aprile.
Questo stato di cose sta comportando una fortissima insoddisfazione tra i sindacati e il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, deve provare a sedare gli animi in tumulto, in particolare quelli di Confsal, Unsa e Cisl Fp, che hanno preteso chiarimenti immediati, denunciando un danno economico per una marea di dipendenti, parlando di azioni legali contro NoiPa.
Il taglio del cuneo fiscale, che vale in media circa 100 euro al mese, non è stato inserito nei software del portale, annullando, secondo alcuni sindacati, gli effetti positivi dei rinnovi contrattuali del triennio 2022-2024. Insomma, i problemi tecnici del portale NoiPa, rischiano di trasformarsi in un putiferio con duri scontri e malcontenti politici, peraltro già molto incandescenti.