Stefano è morto a 21 anni, lo strazio della mamma: “Non si può morire così” (2 / 2)

Ne è un esempio quanto accaduto ad un giovane ragazzo di soli 21 anni, Stefano Mizzoni, che i 15 ottobre è rimasto ferito alla testa, mentre stava effettuando il suo turno di lavoro, come operaio in un’azienda di lavorazione di legnami situata in via delle Crete, a Canale Monterano. Stefano è salito sul nastro trasportatore per tentare di togliere un pezzo di legno che era rimasto incastrato ma è caduto, sbattendo fortemente la testa al suolo.

Il 21enne ha perso i sensi, dinnanzi ai suoi colleghi di lavoro che se lo sono visti riverso a terra, allertando immediatamente i soccorsi. I medici del 118, accorsi sul luogo dell’ennesimo dramma lavorativo, si sono resi, sin da subito, conto delle gravissime condizioni in cui Stefano versava ma hanno tentato di salvargli la vita, trasportandolo d’urgenza, in elicottero, al policlinico Gemelli di Roma.  Purtroppo, dopo una notte di agonia, ne è stato constatato il decesso il 16 ottobre.

Sin da quando la notizia si è diffusa, lasciando nello sconcerto e nella disperazione più totale i genitori della vittima, in tanti sono stati i messaggi di vicinanza rivolti ai familiari della vittima, da parte di amici e colleghi di lavoro, che si sono stretti, in una sorta di abbraccio collettivo, pregando affinché il ragazzo potesse salvarsi. Purtroppo il miracolo non c’è stato. Non restano che lacrime, incredulità, rabbia per quanto accaduto. Ovviamente sarà compito degli inquirenti accertare cosa abbia determinato il decesso, al fine dell’attribuzione di eventuali responsabilità.

“Non voglio crederci.. Tutto questo non può essere vero… Ti ricorderò sempre con quel sorriso che avevi stampato in faccia, come una settimana fa appoggiato al quel bancone del bar quando mi hai fatto bere dal tuo bicchiere tra una battuta e è due risate”, ha scritto un suo amico dinnanzi alla notizia del decesso; “Non esistono parole… ciao Stefano, la Contrada tutta si stringe in un abbraccio intorno alla grande famiglia Mizzoni. Uno splendido ragazzo vivace, intelligente e dal cuore grande. Sarà sempre tra noi”. “Non ho parole solo tanto dolore”, ha aggiunto un altro.

Stefano, dopo il trauma cerebrale riportato a seguito della caduta, non si è più risvegliato, sino al tragico epilogo. In tanti hanno voluto, via social, fare un piccolo ma significativo gesto di vicinanza verso i suoi familiari, aggiornando la loro immagine del profilo con la foto del ragazzo. L’ennesima tragedia che ha segnato la cronaca nera del nostro Paese. Una strage cui deve essere messa la parola fine.