Il gip ha sin da subito ipotizzato che il reo confesso Argentino potesse essere stato aiutato a far perdere le sue tracce e, in particolare, si è parlato di un biglietto, scritto dalla madre, risultato inizialmente, sospetto. A quanto pare, però, le cose sono andate un tantino diversamente. Daniela Santoro, la mamma di Stefano Argentino, reo confesso del femminicidio di Sara Campanella, ha fornito la sua versione dei fatti ai carabinieri, raccontando il momento in cui il figlio l’ha chiamata. Queste le sue parole, riportate da Leggo.it: “Lunedì pomeriggio mi ha chiamato mio figlio, disperato, dicendo che voleva salutarmi perché si stava per uccidere. Io sono rimasta sconvolta e gli ho chiesto il perché, lui mi ha parlato di un fallimento della sua vita, dell’incapacità di provare sentimenti. Io, che stavo andando ad Avola in auto, ho deciso di partire per Messina per andarlo a prendere. Del delitto, al telefono, non mi ha detto nulla”.
Daniela Santoro aveva chiesto di rilasciare dichiarazioni spontanee, riguardanti questa conversazione col figlio Stefano, che sarebbe avvenuta quando la 22enne era già deceduta, raggiunta da cinque fendenti, inferti, per strada, dal figlio.
Assistita dal suo legale, Stefano Andolina, la mamma di Argentino ha avuto la necessità di raccontare l’accaduto ai carabinieri. Daniela e il marito sono giunti in auto a Messina, trovando il figlio, col quale era stata in contatto per tutto il viaggio, per tranquillizzarlo ed evitare che potesse togliersi la vita. La donna ha precisato ai carabinieri di non sapere ancora quello che il figlio aveva fatto. Stando al suo racconto, quando Argentino è salito in auto, è rimasto in silenzio, nonostante la madre gli avesse chiesto svariate volte cosa fosse successo.
I genitori di Stefano hanno deciso di portarlo nel b&b di famiglia, per non arrecare preoccupazioni all’altro figlio che sta vivendo in un periodo di fragilità. Poco prima di raggiungere l’abitazione, il 27enne ha confessato il femminicidio a suo padre e a sua madre. A quel punto, Daniela ha scritto genitori quel famoso biglietto di cui si è parlato nelle ore precedenti, indirizzato all’altro figlio, per giustificare il suo non ritorno a casa.
Gli inquirenti, sin dalle prime battute, erano certi che Argentino avesse ricevuto un aiuto. Il gip si era spinto ad ipotizzare un ruolo della madre nel tentativo di far perdere le tracce mentre le dichiarazioni spontanee di mamma Daniela, sono state ora utile a ricostruire tutto ciò che è successo in quelle sei ore trascorse tra il delitto di Sara e il fermo.