Un lutto improvviso, quello che ha scosso il mondo dello sport nazionale, in un giorno come tanti di inizio giugno. Le temperature in aumento, le giornate più lunghe, che ci rallegrano il cuore, sono state rotte, tutto d’un tratto, da una notizia che ha iniziato a circolare molto rapidamente.
Tra lo sconcerto e l’incredulità abbiamo appreso che Fognini non c’è l’ha fatta. Vorremmo fosse una di quelle fake news che allungano la vita, ma purtroppo è tremendamente reale, difatti i suoi colleghi si sono stretti ai familiari, che stanno vivendo il peggiore degli incubi ad occhi aperti.
Coloro che amano lo sport in generale, sanno quanto sia in grado di regalare emozioni indescrivibili, adrenalina, suspense, competizione, successi, uno dietro l’altro. Esiste però un altro lato dello sport, quello legato all’improvvisa dipartita dei suoi protagonisti. È indubbiamente il lato più scomodo, quello che mai vorremmo comunicare, ed è per questo che si rimane sempre destabilizzati nell’apprendere che giovani atleti vengono strappati così prematuramente alla dimensione terrene, all’affetto dei loro cari, a quello dei tifosi che seguono le loro vicende sportive, avendo comunque a cuore la vita e le condizioni di salute di chi, sul terreno di gioco, si destreggia regalando azioni e gesta che segnano la storia.
Non ci sono parole, solo tanta amarezza, quando la stampa ci comunica simili notizie e il pensiero inevitabilmente va verso la famiglia che è stata raggiunta da una notizia così straziante.
Fognini aveva solo 46 anni, due figli e ci ha lasciati. Lo sport, in lutto, piange la sua improvvisa dipartita. Vediamo insieme cosa le è accaduto, nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che nessuno si sarebbe mai potuto aspettare tutto questo.