Il ricordo di un momento d’allegria condiviso, l’odore del proprio caro scomparso avvertito su un suo indumento stretto al petto, una delle ultime foto scattate insieme etc. C’è una notizia che ha colpito l’Italia venerdì scorso, 24 giugno, e che ci ha sconvolti. Sara Pegoraro, 26enne, modella di Treviso, all’improvviso si è sentita male mentre si trovava nei pressi del supermercato Aldi, in viale della Repubblica, a Treviso. Solo scorso 5 giugno aveva festeggiato il compleanno e nessuno poteva immaginare che sarebbe stato l’ultimo.
Caduta in un fosso, è stata soccorsa tempestivamente dal Suem e ricoverata all’ospedale Ca’ Fancello di Treviso, da dove, poco dopo, è stata dimessa. Sembrava essersi ripresa alla grande ma, con lo scorrere delle ore, quello che sembrava essere stato un malore di poco conto, si è trasformato in tragedia. La modella dal sorriso dolce e dal corpo statuario è deceduta all’improvviso, nella notte tra venerdì e sabato, e l’arrivo dei soccorritori del Suem si è rivelato inutile perché hanno solo potuto constatare l’avvenuto trapasso. Le cause della morte, al momento, sono ignote. Si parla, molto genericamente, di malore improvviso.
Proprio per andare a fondo sulla vicenda, la Procura ha aperto un fascicolo per morte in conseguenza di altro reato e Anna Andreatta, titolare del fascicolo, ha disposto l’analisi del sangue per escludere che la giovane modella possa aver assunto sostanze stupefacenti. Solo pochi giorni fa, il 17 giugno, Sara aveva affidato al suo profilo Facebook un post in cui raccontava di un incidente in cui era rimasta coinvolta che l’aveva costretta ad un ricovero ospedaliero.
Senza specificare nulla, ha scritto: “Sto giro ho rischiato di lasciarci le penne ma nemmeno colpa mia” , aggiungendo: “Grazie mamma per esserci sempre stata, pronta ad aiutarmi in ogni momento è per non avermi lasciata mai sola! Sei la mia ancora”. Un anno e mezzo fa, invece, era stata investita e lo scorso maggio era stata operata allo scafoide. La modella era stupenda e, sui social, era seguitissima, mostrando la sua lunga serie di foto da copertina, i tatuaggi lungo le sue braccia, le sue passioni come quella per i viaggi e per la moto da enduro, spesso in scatti in cui si esibiva in spericolate impennate.
Tantissimi i messaggi di cordoglio lasciati dagli amici ancora increduli: “Non ci posso credere, buon viaggio”, “Eri una persona speciale”, “Alla fine la grigliata che volevi tanto che facessi la faremo insieme lassù riposa in pace cugi, mi manchi già”, “Eri una persona speciale chi ti conosceva lo sá. Oggi avevamo fissato tutto ma purtroppo non sei venuta! Non ti dimenticherò mai amica mia!” .