Prima un forte boato, poi le fiamme che hanno avvolto tutto, sotto gli occhi impotenti di chi ha assistito alla scena. La comunità di Fiscaglia, in provincia di Ferrara, è sconvolta per via del rogo improvviso, divampato in una fabbrica di lavorazione di materiale plastico, la Alipar di via Lidi Ferraresi.
Tutto ad un tratto, i cieli azzurri sono stati travolti da una colonna di fumo immensa e sono cinque le persone coinvolte. Si tratta, più nello specifico, di cinque dipendenti della fabbrica, che non sono in pericolo di vita. Per due di loro si è reso necessario il trasportate in elicottero, uno al Cona, mentre il secondo è stato trasferito per le gravi ustioni all’ospedale Bufalini di Cesena.
Al momento non si conosce la causa dell’incendio ed è per questo che i carabinieri di Portomaggiore sono al lavoro. Si presume che ilo rogo sia partito da una scintilla da un flessibile, che avrebbe raggiunto una bombola di acetilene, facendola saltare in aria.
Grazie al prezioso intervento dei pompieri, l’incendio è stato confinato, altrimenti avrebbe potuto propagarsi, infiammando un campo di grano. Elena Rossi, sindaca di Ostellato, un paese limitrofo, subito dopo il rogo, ha voluto fornire delle preziose raccomandazioni ai suoi concittadini sui social, scrivendo: “Sentito il comando provinciale dei vigili del fuoco di Ferrara, si consiglia alla popolazione di Ostellato di restare all’interno delle proprie abitazioni con i vetri e le tapparelle chiuse fino allo spegnimento totale dell’incendio”, aggiungendo: “Prestate la massima attenzione”.
Si tratta di raccomandazioni doverose per evitare di mettere a rischio l’incolumità dei locali, la loro salute. Ovviamente continueremo a seguire il caso, fornendovi i dovuti aggiornamenti non appena avremo notizie certe sulla causa dell’incendio che ha scosso l’Italia in una giornata, di suo, di caldo rovente.