Sottomarino Sindbad, ecco cosa è successo in fondo al mare (2 / 2)

Il bilancio dell’ affondamento del sottomarino turistico Sindbad, è pesantissimo, di 6 deceduti e 10 coinvolti, come confermato dal governatore della regione, Amr Hanafy, precisando che non risultano dispersi. Sindbad, avrebbe dovuto garantire ai passeggeri, un viaggio indimenticabile di 40 minuti,  a 25 metri sotto il mare,  ma per i 45 occupanti del mezzo, provenienti da Russia, India, Norvegia e Svezia e cinque dall’Egitto, non c’è stato nulla da fare.

Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire le cause dell’affondamento del sottomarino, sebbene preziose si sono rivelate le testimonianze oculari, in particolare quella di un sopravvissuto  il quale ha raccontato che l’imbarcazione ha iniziato ad inabissarsi, mentre aveva  ancora i portelli ancora aperti, quindi l’acqua, improvvisamente, ha iniziato ad entrare al suo interno.

Non trovando altra via di fuga,  i turisti a bordo hanno lasciato da soli il Sindbad,  con la speranza di mettersi in salvo. Una scena straziante, disperata, quella che i superstiti hanno raccontato alla stampa, di quelle che, per davvero, ci lasciano senza parole.

La turista russa Elena Boldareva, riuscita a salvarsi assieme al marito, mentre il sommergibile stava iniziando ad affondare in prossimità del pontile di attracco, ha dichiarato: “Alcuni sono riusciti a nuotare, altri no”, ribadendo ciò che altri sopravvissuti hanno raccontato alla stampa, ossia che i passeggeri si sono visti costretti a uscire da soli, prima dell’arrivo di turisti, sulle barche vicino al porto turistico del Sindbad Club Hotel, che hanno dato manforte, aiutando gli intrappolati.

Il sommergibile inabissatosi era i n regola con la licenza e purtroppo non è stato il primo a fare questa brutta fine, dal momento che, a febbraio,  un’imbarcazione turistica è affondata a  nord di Hurghada e a novembre un’altra è affondata al largo di Marsa Alam, a sud di Hurghada.