Sorelle Giulia e Alessia Pisanu: è successo subito dopo i funerali (2 / 2)

Due bare bianche con incisi i loro nomi, le loro foto sopra, una corona di girasoli e altri fiori al centro dei 2 feretri. il silenzio smorzato dalle lacrime che scendono incessanti, dinnanzi ad uno strazio immane, quello di papà Vittorio, di mamma Tatiana, pietrificata, della sorella Stefania, che ha fatto loro da madre, amica, sorella maggiore e che le considerava le sue piccoline.

Toccanti le parole durante l’omelia: “Giulia e Alessia gridano che dobbiamo credere in loro, perché una grande dignità abita la loro vita e quella di tanti ragazzi”, rivolgendo un monito agli adulti, genitori e non: quello a fungere da approdo, adottando la terapia rigenerativa del perdono. Fanno riflettere le parole di conforto del parroco della chiesa Madonna del Buon Consiglio di Castenaso : “E se ci rattrista la certezza di dover morire, ci rallegra la certezza che ai tuoi fedeli la vita non è tolta ma trasformata, nella preparazione di un’abitazione eterna nel cielo”. 

Una cerimonia silenziosa, sobria, raccolta, che invita alla riflessione, ad eliminare i giudizi affrettati, colpevolizzatori, moralistici, molto spesso carichi di veleno, per cedere il posto a sentimenti di solidarietà, conforto reciproco, comunanza nel dolore, donandosi la pace con il cuore e non come un gesto meccanico scambiato durante la cerimonia funebre.

Un invito, quello del parroco, a dare più peso a quel che veramente conta, ai veri valori della vita, prima dei ringraziamenti del sindaco di Castenaso, rivolto a tutti i presenti, istituzioni comprese, con l’invito a camminare uniti e a riflettere sulla fragilità della vita, di cui dobbiamo prenderci cura, perché può svanire in un attimo.

Poi le due bare bianche hanno ripercorso la navata centrale della Chiesa, tra gli applausi e le grida dei presenti.  Fuori, per il loro ultimo saluto, un volo di palloncini bianchi, alcuni a forma di cuore, ha inondato il cielo sereno, prima che i loro corpi venissero caricati sulle macchine funebri degli ultimi strazianti saluti dei familiari, al rintocco delle campane.