“Sono rimasta incinta di mio fratello”. Cosa succedeva in questa famiglia (2 / 2)

La storia che sto per raccontarvi e che, all’epoca dei fatti, nel 2019, sconvolse letteralmente il popolo del web, viene dalla provincia argentina di San Juan ed è stata raccontata dettagliatamente dal portale online SanJuan8. La protagonista, suo malgrado, è un’adolescente di nome Ana Paula che è riuscita a sopravvivere all’inferno in cui, la sua famiglia, l’ha fatta sprofondare, riuscendo a raccontare quanto le è accaduto.

Sembravamo una famiglia normale, ma loro in realtà erano psicopatici”. Questa la scioccante frase con cui la ragazza, che nel 2017, ha portato a processo madre, padre e fratello, ha esordito, delineando, in poche parole, uno scenario dell’orrore. Per anni Ana Paula è stata abusata e torturata tra le mura domestiche da un padre orco, da un fratello stupratore e da una madre accondiscendente a che tutto questo avvenisse.

Col supporto di un’associazione che si occupa di difendere le donne e del suo fidanzato Miquel, ha trovato la forza e il coraggio di denunciare i suoi aguzzini, che hanno i volti di chi l’ha concepita,Manuel Lahoz e Filomena Noriega, e di un fratello che avrebbe dovuto solo volerle bene. Ana Paula doveva vivere spensieratamente, come tutti i bambini della sua età. Doveva giocare con le bambole, ridere con le sue amichette, ma tutto questo le è stato negato.

Quello che le è stato riservato, invece, fa orrore. “Il mio primo bacio è stato con mio padre”. Questo quanto dichiarato dalla vittima che, all’epoca, aveva solo 9 anni. Era una bambina, Ana, quando il padre-orco le chiedeva di praticargli rapporti orali. E’ passato del tempo, fino a quando, a 12 anni, suo fratello maggiore ha abusato completamente di lei. A 15 anni aspettava un figlio da lui.. un figlio non voluto, frutto delle violenze sessuali che lui le infliggeva.

Come se tutto questo non bastasse, è stata costretta a prendere medicinali per indurle l’aborto, mentre la madre le ha fatto mettere una spirale per evitare che rimanesse nuovamente incinta. Ma dato che all’orrore non c’è mai una fine, la stessa donna che l’ha messa al mondo, incitava il marito e il figlio ad approfittare di Ana. Dopo la denuncia, padre, madre e fratello maggiore sono stati arrestati, continuando a negare di essersi macchiati di questi reati, anzi, hanno sempre insistito sul fatto che la ragazza si sia inventata tutto questo poiché non ha ricevuto un regalo che desiderava. Il pm ha chiesto 22 anni di carcere per il padre, 20 per il fratello maggiore e 12 per la madre. Voi cosa ne pensate? Ritenete che la pena sia proporzionata all’entità dei reati commessi da tre membri della famiglia?