Sono arrivato a pesare oltre 110 chili ma ora sono in pace con me stesso (2 / 2)

Raoul Bova, noto per i suoi ruoli in Don Matteo e nella quarta stagione di Emily in Paris su Netflix, racconta al Messaggero di come, da bambino, fosse timido e poco incline a mettersi in mostra. A scuola, temeva le interrogazioni e ricorda una recita scolastica in cui il professore gli chiese di non cantare, ma solo di muovere la bocca. Nonostante ciò, il suo sogno era diventare attore in un musical.

Anni fa, fu convocato per un provino al Sistina per Ciao Rudy, ma, nonostante la sua insicurezza vocale, fu incoraggiato dai registi, che lo rassicurarono dicendo che anche Mastroianni cantava peggio di lui. Oggi, pur avendo acquisito maggiore esperienza, Bova si sente ancora imbarazzato in alcune situazioni.

Il celebre attore, noto per il suo fascino e per i suoi ruoli da sex symbol, ha rivelato di aver attraversato un periodo molto difficile della sua vita, che lo ha portato a ingrassare fino a raggiungere i 110 chili. Un momento che, oltre a fargli perdere la sua forma fisica impeccabile, lo ha messo di fronte a una grande sofferenza interiore.

 

«E sui giornali scrivevano: “È crollato un mito”, “Bova ha perso tutto il suo appeal”», ha dichiarato l’attore, spiegando come il peso e le difficoltà fisiche fossero solo un riflesso del malessere emotivo che stava vivendo. Dietro quei titoli sensazionalistici si nascondeva una realtà ben più complessa: Raoul Bova aveva appena perso i suoi genitori, un dispiacere che lo aveva segnato profondamente, tanto da spingerlo a rifugiarsi nel cibo come unica consolazione.

Tuttavia, la grande forza d’animo di Raoul Bova ha prevalso. L’attore ha trovato il coraggio di reagire e intraprendere un lungo percorso di recupero, non solo fisico ma anche emotivo. Con determinazione, ha perso il peso accumulato e ha riscoperto un equilibrio che gli ha permesso di tornare in forma, sia nel corpo che nella mente. «Ho imparato a curarmi, a lavorare su me stesso», ha dichiarato, sottolineando l’importanza di affrontare le proprie fragilità senza vergogna.