Sofia e Francesco, lo strazio dei genitori che rompono il silenzio: “Quella sera…” (2 / 2)

Il padre di Sofia, non riesce a dire altro che: “Sono sconvolto. Non sto capendo niente, in questo momento”. Del resto, come può un genitore orfano trovare la forza di andare avanti? Questo ce lo chiediamo sempre, in casi simili. Cosa è accaduto al ritorno dalla serata in discoteca? A oggi sappiamo che, dopo aver accompagnato l’amico Oreste a Peschiera del Garda, Francesco, alla guida della vettura, si è diretto a Costermano, per riportare Sofia a casa.

La pista più plausibile, allo stato attuale, è che i due giovani siano rimasti vittime di un incidente stradale ma le indagini sono in corso, non trascurando nulla . Al Corriere del Veneto, il padre di Sofia ricorda: “Si era diplomata all’Istituto agrario di San Floriano”, aggiungendo: “Stava pensando di iscriversi a Biologia all’università. Era tornata a casa da quindici giorni, dopo esser stata a lavorare per tre mesi come fotografa in un resort in Sicilia. È stato in queste due settimane che ha conosciuto questo gruppo di nuovi amici”.

 “L’auto non era a punto, in discoteca l’ha accompagnata il fratello Lorenzo. L’ha lasciata lì, con Francesco D’Aversa e altri amici“, per poi terminare con queste toccanti parole, cariche d’amore verso la sua Sofia, scomparsa per sempre: “Mia figlia era una brava ragazza, piena di vita, era anche ancora un po’ bambina e ingenua. Aveva tutta la vita davanti, e ora non c’è più”.

Secondo gli inquirenti, i due sarebbero morti per un’uscita di strada autonoma, senza il coinvolgimento di altre vetture o manovre improvvise per evitare ostacoli, anche perché non ci sono segni di frenata sull’asfalto. La Fiat 500 in cui sono stati rinvenuti i cadaveri di Sofia e Francesco, nel frattempo, è stata sequestrata, mentre la magistratura ha disposto l’effettuazione dell’esame autoptico sui corpi dei due giovani allo scopo, si spera, di riuscire ad ottenere altre informazioni utili a ricostruire i loro ultimi istanti.

L’unica consolazione per i genitori, se così si può chiamare, è che sarebbero entrambi morti sul colpo, senza soffrire. Di Sofia e Francesco restano i ricordi, affidati ai racconti e alle foto di chi ha avuto la fortuna di conoscerli, dei loro amici, dei loro familiari. In tantissimi i messaggi di cordoglio che stanno continuando ad arrivare per mostrare tutta la vicinanza verso i genitori delle vittime.