Sofia e Francesco, le cause della morte dei giovani ragazzi trovati senza vita (2 / 2)

Alle prime ore del mattino di oggi, una squadra di operai di Veneto Strade si è accorta di alcuni pezzi di carrozzeria semi-coperti dai cespugli, in una piccola scarpata vicino ad Affi, in provincia di Verona. Era proprio la Fiat 500 bianca in cui i soccorritori, hanno ritrovato i cadaveri di Francesco e Sofia.

Di loro si erano perse le tracce dalla notte di lunedì scorso, quando la 20enne era stata vista lasciare la discoteca “Amen” sulle Torricelle, per salire a bordo dell’auto. Francesco e Sofia avrebbero fatto tappa a Peschiera del Garda per accompagnare Oreste, per poi dirigersi verso Costermano, in località Gazzoli, verso l’abitazione in cui Sofia viveva assieme ai suoi genitori. Purtroppo la 20enne non è mai arrivata a casa, in quanto la sua vita è stata stroncata sulla statale 450 tra Lazise e Affi.

L’auto su cui viaggiavano sarebbe precipitata in una scarpata, che costeggia la strada regionale 450 dove è stata ritrovata stamattina, completamente distrutta, ricoperta da una fitta vegetazione che non avrebbe permesso agli automobilisti di passaggio di poterla vedere.

Il protocollo di ricerca dei vigili del fuoco è scattato immediatamente e per le ricerche dei due dispersi sono stati impiegati unità cinofile, droni, elicotteri, per perlustrare la zona del Lago di Garda, tra Calmasino, Lazise e Bardolino, dove le celle telefoniche avevano agganciato, nella notte tra lunedì e martedì, seppur per pochi istanti, il cellulare della ragazza, prima che i dispositivi non dessero più alcun segnale, o perché distrutti nell’incidente o perché con la batteria scarica. La causa della morte dei due sarebbe stata l’ incidente stradale. Questa l’ipotesi più accreditata da coloro che si stanno occupando del caso.

Sofia Mancini non è mai tornata a casa, così come il povero Francesco D’Aversa, originario di Taranto che, come molti giovani meridionali, era salito al nord, trovando lavoro a Verona come pizzaiolo. In queste ore resta solo la disperazione dei genitori, rimasti orfani del loro splendidi ragazzi, e di tutti coloro che li hanno amati nella loro breve vita, sgomenti dinnanzi alla notizia della loro tragica morte.