Chi segue la cronaca conoscerà sicuramente il caso della ex vigilessa Sofia Stefania e Giampiero Gualandi ex comandante della Polizia Locale di Anzona Emilia. La donna fu raggiunta in centrale dall’uomo il quale aveva con sè una rivoltella con la quale fece fuoco contro la donna.
Gualandi ha dichiarato che il colpo sia partito contro la sua volontà. “Ma come si vedrà dalle consulenze tecniche sull’arma non sono state trovate tracce né biologiche né dattiloscopiche di lei, ma solo dell’imputato” – ha riferito la pm che seuge il caso Lucia Russo.
Secondo il magistrato Gualandi è stato prigioniero delle bugie da lui stesso dette agli inquirenti. La scoperta che viene fuori in queste ore è a dir poco clamorosa in quanto si è scoperto che tra i due vi era un contratto di sottomissione sessuale. Si trattava di una pratica ispirata al film “Cinquanta sfumature di Grigio.”
“Ci sono siti da cui si possono scaricare contratti di questo tipo. Era un gioco, non ha nessuna validità, nessuna efficacia giuridica, nessuna possibilità di condizionare comportamenti. Nella vita intima gli adulti possono fare quello che vogliono” – ha spiegato l’avvocato Claudio Benenati che difende Gualandi.
Il contrato tra Sofia e Giampiero si interruppe come si sa pochi giorni prima dell’epilogo in questione in quanto la moglie dell’uomo aveva scoperto la relazione tra i due. Il caso suscita ancora grande sconcerto nella pubblica opinione e avvenne ad Anzona Emilia.
Nelle prossime settimane si potranno sicuramente conoscere altri dettagli su questo delicato caso di cronaca che continua ad appassionare gli italiani vista la sua particolarità.