Sinistro sull’A4, la sconvolgente scoperta su Egidio 82enne in contromano (2 / 2)

Giuseppe Valisi,  82 anni , è uno dei più cari amici di Egidio Ceriani, suo coetaneo, nonché  l’anziano di Magenta che ieri, 27 luglio, ha provocato una strage sulla A4,  guidando in contromano sino ad impattare con una vettura.  Proprio Giuseppe, con la sua testimonianza, si è rivelato davvero prezioso per ricostruire l’accaduto.

L’uomo, intervistato dal Corriere, ha dichiarato: “Con Egidio eravamo amici da una vita. Lui viveva da solo. Non so che cosa possa essere successo. Ieri quando sono arrivato a casa del fratello nessuno sapeva nulla. La moglie ha raccontato che gli aveva chiesto di comprare delle medicine, tra cui dei sonniferi e che era due giorni che non dormiva. Quando non lo hanno sentito si sono preoccupati. Pensavano si fosse addormentato e volevano buttare giù la porta. Poi non hanno visto la macchina e hanno chiamato gli ospedali, senza successo. Solo dopo i carabinieri gli hanno spiegato che cosa fosse accaduto”.

Egidio  non aveva comunicato a nessuno dove fosse diretto. Viveva da solo, non era sposato e la cognata  ha raccontato che non riusciva a dormire la notte e che prendeva dei sonniferi.  Il triste epilogo, purtroppo, è noto:  è deceduto e si è reso responsabile, senza volerlo, di una mattanza, in quanto altre tre persone hanno perso la vita e una è ricoverata in gravi condizioni.

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La polizia stradale ha ricostruito  che Ceriani, a cui due anni fa avevano rinnovato la patente,  consentendogli così di poter guidare, ha  imboccato contromano la A4 al casello di Arluno, guidando  per 7 lunghi chilometri.

Sarà solo l’esame autoptico a stabilire se l’82enne guidasse sotto l’effetto di medicinali o sonniferi,  proprio  quei farmaci che   aveva chiesto anche alla cognata, che vive nella stessa villetta, e che avrebbero dovuto farlo riposare , dopo due notti  trascorse senza dormire.  Non si conoscono, al momento,  i motivi per cui  abbia preso l’auto e si sia diretto in autostrada ed è su questo che i carabinieri indagano.