Siniša Mihajlović, autentica leggenda del calcio, ci ha lasciati. Non ci sembra vero, vorremmo svegliarci da questo fortissimo incubo ma purtroppo non si può. Se n’è andato per davvero, questo grande uomo, duro, schietto, mai scontato.
Lo si poteva amare o odiare, ma mai gli si poteva restare indifferenti. Ed è proprio in questo che è racchiusa tutta la gran folla, riunitasi nella basilica dove si sono svolti i suoi funerali.
Un grande campione, nel campo e nella vita, che ha combattuto contro un nemico, la leucemia mieloide acuta, che non gli ha dato tregua, nonostante Miha le avesse dichiarato nuovamente guerra.
Un uomo che non ha mai nascosto quanto la vita fosse fatta di alti e bassi, ma saldamente e ardentemente legato a quell’esistenza che, seppur nella sofferenza, gli ha dato sempre tanto amore.
Un uomo che diceva di sè: “Non penso di essere un eroe, sono un uomo normale con pregi e difetti. Ho solo affrontato questa cosa per come sono io, ma ognuno la deve affrontare come vuole e può. Nessuno deve vergognarsi di essere malato o di piangere. L’importante è non avere rimpianti e non perdere mai la voglia di vivere e di combattere”.