Siniša Mihajlović, la commovente scelta della famiglia (2 / 2)

Mihajlovic aveva iniziato la sua carriera da calciatore in patria, nell’allora Jugoslavia. Figlio di madre croata e padre serbo, era nato a Vukovar, crescendo nella vicina Borovo. Proprio qui aveva mosso i primi passi da giocatore prima di passare al Vojvodina.

Nel 1990 il grande salto alla Stella Rossa Belgrado dei fenomeni, quella di Savicevic, Prosinecki, Stojanovic, Jugovic, con cui vinse la Coppa dei Campioni battendo in finale al San Nicola di Bari l’Olympique Marsiglia. Il suo arrivo in Italia avvenne nel 1992, firmando con la Roma. La nostra Italia è diventata, come dal campione più volte affermato, la sua seconda patria.

Dopo è stata la volta di giallorossi, Sampdoria, Lazio e Inter, sempre collezionando delle vittorie, in quanto Sinisa non poteva certo non portarsi a casa nulla. Il suo ritiro dall’attività nel 2006, dopo aver realizzato 69 gol e servito 55 assist in 455 partite. Per non parlare del suo palmares da urlo. Una carriera costellata di successi, bruscamente interrotta, prima dalla recidiva, poi dalla morte che lo ha colpito improvvisamente ieri.

La prima, via social, a scrivere uno struggente messaggio per il padre, è stata Viktorija che, nella notte, ha messo tra le sue storie di Instagram la foto in bianco e nero della sua mano che stringe quella del papà in un letto di ospedale, con la flebo al braccio, accompagnata da una frase tratta da The vampire diaries“Spero tu stia bene ora amore mio, ovunque tu sia io so amare fino a lì”. Anche la moglie di Sinisa, Arianna Rapaccioni, che inizialmente aveva preferito il silenzio, ha scelto Shakespeare, alcuni versi di Romeo e Giulietta, per manifestare quello che sta provando: “Quando non sarai più parte di me, ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte”. 

Mentre le figlie e la moglie del grande campione esternano il loro dolore sui social, i tifosi di tutta Italia lo ricordano commossi, stretti in un abbraccio, seppur virtuale, tutti assieme, in vista dell’ultimo saluto, dell’addio terreno ad un calciatore e allenatore che ha segnato la storia del calcio I funerali del campione serbo si terranno lunedì 19 dicembre alle ore 11 presso la basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri in Piazza Esedra (o Piazza della Repubblica), a Roma. Il comune capitolino, intanto, sta allestendo la camera ardente in Campidoglio.