Un pomeriggio drammatico quello vissuto a Castelfranco Veneto, dove una folle corsa in auto si è conclusa nel peggiore dei modi. A perdere la vita è stato Simone Stepich, 27 anni, padre di due bambini e residente in zona. Era a bordo della sua Ford Fusion, ma non al volante. A guidare l’auto c’era infatti il cugino, Michele Stepich, 37enne originario di Mantova e domiciliato in Toscana, già noto alle forze dell’ordine.
Poco dopo le 18, i due stavano percorrendo via Cervan, in località Sant’Andrea Oltre il Muson, quando una pattuglia dei carabinieri ha intimato loro l’alt. La vettura, che già si era resa protagonista di sorpassi ad alta velocità, non si è fermata. Ne è nato un breve inseguimento, culminato all’altezza di un incrocio con curva cieca.
Lì, il conducente ha perso il controllo del mezzo: la macchina si è schiantata prima contro un palo della luce, poi contro un albero, ribaltandosi. Per Simone non c’è stato scampo: i vigili del fuoco hanno estratto il corpo senza vita dai rottami solo in tarda serata. Il cugino Michele è rimasto gravemente ferito. Soccorso da alcuni residenti accorsi subito dopo l’impatto, è stato stabilizzato dai sanitari del 118 e trasferito in elicottero all’ospedale di Treviso.
Secondo quanto emerso, l’uomo non avrebbe dovuto trovarsi in Veneto: gli era stata revocata la patente, era sottoposto all’obbligo di firma a Lucca e non poteva lasciare la provincia di residenza. Sul luogo del sinistro sono intervenuti carabinieri, vigili del fuoco e operatori del Suem. I carabinieri chiarito che durante l’inseguimento non c’è stato alcun contatto tra le due vetture.
Il triste episodio ha scosso la comunità locale. Numerosi abitanti di Sant’Andrea hanno assistito alle fasi immediatamente successive allo scontro. “Abbiamo sentito un forte boato e ci siamo precipitati fuori – racconta una residente –. Una delle persone in auto era già priva di vita, l’altra respirava a fatica ma era cosciente”. Più tardi sono giunti anche i familiari dei due cugini, sconvolti: “Diteci cos’è successo”, hanno chiesto ai militari.