In queste ore numerosi esperti sono stati interpellati per esprimere un giudizio sulle condizioni di salute del leader di Forza Italia. Il suo quadro clinico è stato definito da più parti “complesso”, anche a causa del rischio di complicanze che posso insorgere a catena.
Tra i pareri più autorevoli spicca quello rilasciato all’ANSA da Claudio Cerchione, ematologo all’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori Irccs ‘Dino Amadori’ e presidente di Soho – Italy, che si è espresso così sulle condizioni dell’ex premier: “Il quadro clinico di Berlusconi è complesso per vari fattori: la patologia in atto, le altre patologie presenti ed il fattore età, e questo espone al rischio di complicanze”.
Nel caso della leucemia, spiega l’esperto, vi è l’alto ‘rischio di una complicanza infettiva in un organismo già compromesso‘; allo stesso tempo vi è la pericolosa possibilità che la malattia si trasformi da cronica in acuta. Tutte ipotesi da tenere bene a mente per un quadro clinico precario come quello del noto esponente della destra italiana.
Claudio Cerchione prosegue spiegando la possibile fase degenerativa della malattia:
Intanto nelle scorse ore, braccato dai giornalisti alla spasmodica ricerca di informazioni, il medico personale di Silio Berlusconi, il professore Alberto Zangrillo, ha letteralmente sbottato così: “C’è un sacco di gente che si diverte a dire cazzate. Parlatene con quelli che su Twitter, sui social e sul Corriere e Repubblica online dissertano su cose che conoscono per niente”. In effetti l’accanimento sulle condizioni di salute dell’ex premier è molto forte in queste ore, dopotutto è anche comprensibile considerando la grande fama del personaggio.