“Si trova all’estero”. Roberta Ragusa, il caso si riapre dopo quasi 11 anni (2 / 2)

Antonio Logli si è sempre dichiarato innocente e, mesi scorsi, la sua difesa ha annunciato la decisione di voler presentare un’istanza di revisione del processo, sulla base di nuovi elementi. Si parla, in particolare,  di un “nuovo testimone chiave capace di mettere in discussione l’intero impianto accusatorio” e quindi “in grado di rovesciare la condanna di Logli” e di alcuni elementi interessanti rinvenuti in seguito ad un sopralluogo nella soffitta di casa.

Il corpo di Roberta non è mai stato ritrovato e i suoi familiari non hanno un corpo sul quale poter piangere e già questo fa rabbia, tanta rabbia. Ma ora spunta una nuova ipotesi, quella di una probabile fuga all’estero della 45enne. Ma da dove verrebbe fuori questa teoria? Sarebbe racchiusa in una pagina di diario scritto a penna dalla stessa Roberta Ragusa. La donna avrebbe messo nero su bianco la sua volontà di cambiare vita.

Roberta aveva di sicuro un matrimonio in crisi e sono gli stessi figli della donna, Daniele e Alessia a credere nell’ipotesi dell’allontanamento volontario, convinti che il loro padre non c’entri nulla né con l’omicidio né con l’occultamento del cadavere della mamma. Ovviamente non tutti avvallano questa ipotesi. Un parere contrario è quello dell’avvocato Nicodemo Gentile

Il legale, che ha rappresentato la parte civile a nome dell’associazione Penelope, intervistato dal quotidiano La Nazione, ha dichiarato: “Che Logli sia colpevole lo dice la giustizia italiana. La vicenda di Roberta deve portare molte donne vittime di violenza psicologica a denunciare la loro situazione”. Non ci resta che attendere. A breve sapremo se il caso della scomparsa di Roberta Ragusa sarà riaperto o meno. Nonostante lo scorrere del tempo, la storia di questa donna continua a scuotere fortemente l’opinione pubblica che aspetta di sapere la verità… tutta la verità.