Si sveglia con la faccia gonfia e piena di sangue: la scoperta nella camera (2 / 2)

La storia che sto per raccontarvi e che sembra uscita direttamente dall’ingegno di un regista horror, arriva da Liverpool, in Regno Unito. La 34enne Louise Edwards, lo scorso 22 luglio, dopo essersi svegliata, ha iniziato ad accusare un fastidio alla palpebra. Dopo essersi guardata allo specchio, la brutta scoperta: si è trovata con un forte gonfiore alla palpebra, appunto, e ha pensato che ad averla ridotta così fosse stato il morso di un insetto.

Ma dato che non siamo medici (questo occorre specificarlo) e che le diagnosi fai da te, in questo caso, potrebbero solo peggiorare la situazione, la donna, provando a curarsi da sola, ha solo finito col precipitare la sintomatologia. Per sgonfiare la palpebra, ha utilizzato per giorni farmaci che non le hanno sortito alcun miglioramento, anzi, hanno solo aggravato il tutto. Dinnanzi ai tentativi falliti, ha deciso di farsi visitare presso il Royal Liverpool Hospital, dove i medici l’hanno dimessa, raccomandandole di utilizzare degli antibiotici per risolvere la situazione.

Dato che la ferita ha continuato a gonfiarsi, è arrivato il colpo di grazia della vicina, che le ha consigliato di versarsi dell’acqua bollente sull’occhio. A quel punto la malcapitata ha avvertito una sensazione di scoppio ed una sorta di parassita con le zampe ha iniziato a strisciarle via dalla faccia.

Intervistata dal Liverpool Echo, la 34enne Louise Edwards, ha dichiarato: “È stato il dolore più grande che ho mai provato”. La donna, in preda ad un dolore lancinante, è riuscita ad estrarre il parassita, per poi recarsi nuovamente in ospedale, dove l’infermiera che l’ha visitata ha raccontato che sembrava uscito da un film che parla di alieni.

L’assurda storia di questa povera ragazza si è diffusa rapidamente sui social, dove in tanti hanno espresso i loro commenti su quanto è accaduto a Louise. Un utente, dinnanzi all’immagine che la ritrae con l’occhio gonfio e il parassita, ha commentato: “Sembra un film horror”. La “vittima” non ha la più pallida idea di come possa averlo contratto, ma ha raccontato di essere stata in Turchia il mese prima, a giugno. La donna sarà sottoposta ad altri accertamenti medici e a visite più dettagliate per provare a capire cosa si era annidato nel suo occhio.